Nella mattinata di oggi, nella cornice dei saloni di rappresentanza del Palazzo del Governo di Caltanissetta, è stato sottoscritto il Protocollo d’intesa per la prevenzione e la lotta ai fenomeni di disagio giovanile, bullismo e cyberbullismo e contro ogni forma di estremismo violento.
Il cennato accordo, promosso dal Prefetto di Caltanissetta, mira a stimolare l’avvio, in questo territorio provinciale, di forme di collaborazione privilegiate su delicate e attuali tematiche e prevede il coinvolgimento della Corte d’Appello, della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni, del Libero consorzio comunale, del Comune Capoluogo, della Questura, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, del Centro operativo per la sicurezza cibernetica per la Sicilia-occidentale, dell’Ufficio scolastico provinciale, della Fondazione Sicana, dell’Azienda Sanitaria Provinciale, del Centro Territoriale di Supporto e della Consulta provinciale degli studenti.
L’iniziativa trae spunto dalla consapevolezza che gli episodi di bullismo e cyberbullismo sono sempre più frequenti a livello globale, ingenerando gravi rischi per i soggetti che ne rimangono vittime e che spesso si manifestano con ansia, depressione, ritiro sociale e bassa autostima, maggiore insicurezza e concezioni negative legate al sé.
L’obiettivo principale dell’accordo, ha sottolineato il Prefetto Messina nel corso della riunione odierna, è quello di sviluppare un’azione sinergica tra le Istituzioni per promuovere la realizzazione di momenti di riflessione e di sensibilizzazione, rivolti alla comunità scolastica e giovanile, sui temi del disagio e delle devianze in genere, favorendo la costruzione di un modello di scuola inclusivo, che coinvolga in prima persona i ragazzi, le famiglie e tutti gli operatori del settore educativo, anche attraverso la pianificazione di corsi di informazione e formazione.
Il progetto è stato accolto con grande apprezzamento da tutte le Istituzioni firmatarie che, nel rimarcare la piena convergenza di interessi, hanno manifestato disponibilità per l’avvio di un sistema caratterizzato da forme di coordinamento rafforzate che intervenga sul piano della prevenzione e che, promuovendo la cultura della legalità, del rispetto e il valore della non violenza, offra alle giovani generazioni sicuri punti di riferimento e l’opportunità di farsi cittadini attivi, protagonisti di una società libera da ogni forma di violenza e di prevaricazione.
In tale direzione, il Presidente della Corte d’Appello e il Procuratore della Repubblica per i minorenni hanno sottolineato come la sinergia istituzionale si riveli uno strumento cardine per intercettare l’entità del fenomeno a livello territoriale e, soprattutto, per elaborare una strategia condivisa efficace che, mettendo a fattor comune le esperienze e le competenze specifiche di tutti gli attori coinvolti, permetta di focalizzarsi sui principali fattori di criticità e di costruire percorsi rivolti alla tutela sia delle vittime che degli autori dei gravi episodi di violenza.
Anche i vertici delle locali Forze dell’ordine, unitamente al referente del Centro operativo per la sicurezza cibernetica per la Sicilia-occidentale, hanno accolto con favore l’iniziativa in quanto realizza un assetto coordinato potenziato su temi complessi e che richiedono interventi mirati e adeguatamente calibrati in base agli esiti di un’azione di monitoraggio preventiva, espressione di un raccordo e scambio informativo costante tra le Forze di Polizia e le autorità scolastiche.
In chiusura il Prefetto, nel ringraziare tutti i sottoscrittori per l’entusiasmo con cui hanno aderito al protocollo, ha inteso rimarcare il ruolo attivo della Consulta degli studenti nell’ambito del Protocollo interistituzionale. Ai giovani, ha infatti evidenziato il Prefetto, è affidato il compito di creare un canale di connessione che offra l’opportunità di meglio recepire e interpretare le esigenze dei ragazzi.

