Storicamente, in Italia c’è sempre stata una cultura reazionaria e sessuofobica (non sempre di destra né sempre clericale) che ha segnato la convivenza civile con i suoi pruriti moralistici e puritani. Un’educazione opacizzata, rigida, miope, senza carne e senza affettività.
I corpi sono sessuali e sessuati, sono corpi attraversati dalla pulsione e dal desiderio sessuale. Corpi che sono abitati da emozioni e da sentimenti, da quegli stati affettivi che dirigono la sessualità di un essere umano in direzione di un altro essere umano. Non esiste una sessualità meccanica che non sia attraversata dall’affettività degli amanti, anche se può essere perversa e sbagliata.
Educare ai sentimenti significa educare alla sessualità. La sessualità occasionale e per puro piacere non è ancora una relazionalità affettiva, un incontro tra due corpi che si amano, si rispettano e comunicano tra di loro.
Gli animali fanno sesso meccanico per la riproduzione ma non c’è un sentimento tra loro, non c’è un lei e un lui, non esiste la consapevolezza umana della reciprocità dell’arte amatoria. Per cui l’educazione alla affettività è già educazione sessuale anche per la conoscenza dei metodi contraccettivi o altro argomento sulla sessualità.
Da sempre, i progressisti di sinistra sono nettamente contrari alla repressione affettiva, educativa e sessuale nella società e nella scuola. Normalmente, chi reprime è un represso! È il caso della destra moralista e bacchettona, purista e bugiarda, come nel caso di Trump e di altri leader di destra che, in privato, praticano le loro perversioni sessuali e fanno, pubblicamente, i moralisti.
Quelli di destra parlano di “Dio, patria e famiglia” e di fatto sono per il riarmo, contro le parole del papa per la pace, e molti di loro sono divorziati o protagonisti di scandali sessuali. L’ipocrisia al potere non può essere un vanto per la destra.
Gli stessi conservatori e reazionari che sono misantropi e misogini, parlano di missili (simboli fallici di distruzione di massa) e mostrano la loro contrarietà a una sana educazione sessuo-affettiva, basata sulle conoscenze scientifiche e sull’etica della responsabilità individuale e collettiva.
Quelli di destra non sono credibili con i loro proclami moralistici e repressivi. Sono anche demagoghi perché chiedono il controllo dei figli da parte delle famiglie, in un tempo ipermoderno che non accetta i controlli autoritari.
L’amore non è possedere, non è il possesso dell’altro. Non significa “un corpo e un’anima”. Amare significa amare la diversità dell’altro, amarlo per quello che è, donna o uomo che sia non importa. Si ama la singolarità dell’altro per non cadere nell’amore narcisistico che afferma: ti amo come desidero io, come ti voglio io e non come sei tu! Amare significa donare quello che non si ha, esautorando il proprio ego e mettendolo in fuga. Amare significa non essere prigionieri di una semantica padronale che comanda l’altro e lo fa schiavo di sé.
Diceva San Francesco: “Non voglio essere amato, voglio amare!”. Infatti, non è facile amare e se qualcuno la fa facile significa che non ha capito la vera natura dell’amore. L’amore non costringe, l’amore libera l’altro dalle catene e dalla prigione dell’ego maschile/femminile.
L’amore è donazione gratuita di sé, non è monetizzabile, non è merce da vendere al mercato degli schiavi. Ecco perché c’è poco amore in una società capitalista e mercantile in cui tutto viene comprato e tutto viene venduto.
Tonino Calà

