La Polizia Municipale ha celebrato oggi 20 gennaio il suo Patrono: “San Sebastiano, un esempio di compassione e rettitudine” L’ esempio di un uomo che ha svolto il suo ruolo con carità e coerenza senza piegarsi davanti ai poteri più forti. Lo ha ricordato nella sua omelia il Vescovo, mons. Mario Russotto, che ha celebrato l’Eucarestia in cattedrale, alla presenza del sindaco Walter Tesauro, dell’ assessore alla Polizia Municipale Oscar Aiello, del comandante Diego Peruga con gli agenti e i funzionari della Polizia Municipale di Caltanissetta, la Giunta comunale, Consiglieri comunali, le autorità civili e militari di Caltanissetta.
Il Vescovo ha rievocato la storia del Santo raccontandone la vita e sottolineando le motivazioni che hanno portato a sceglierlo come patrono della Polizia Municipale italiana.
San Sebastiano nacque nella metà del 250 d. C. quando l’impero romano era guidato da Diocleziano e, nonostante occupasse un’elevata posizione di potere, nella sua vita scelse di sostenere i più deboli contro le ingiustizie dello spietato imperatore. Atti di coraggio aspramente condannati che gli sono costate due condanne a morte.
L’esercito tentò di ucciderlo con un’ondata di frecce che resero il suo corpo “simile a quello di un riccio”- così come rappresentato dall’agiografia – ma dalla quale ne uscì ancora vivo. Tornato a evangelizzare fu nuovamente arrestato e condannato a morte per flagellazione.
“Il suo esempio di vita – ha ribadito Mons. Russotto – deve ancora guidare le azioni degli uomini in generale e quelle del corpo della Polizia Municipale in particolare.
San Sebastiano, infatti, nella sua vita non ha mai piegato la coscienza ai desideri ingiusti di un uomo che pretendeva a ergersi a divinità. Tutti gli agenti e i funzionari qui presenti devono prendere esempio da un uomo che ha sempre avuto il coraggio di camminare a testa alta e schiena dritta. Una virtù che, purtroppo, non sempre riusciamo a vedere nella nostra società costellata da uomini e donne che, per paura o per interesse, non seguono la retta via. Prendersi cura dell’umanità con coesione, coerenza e solidarietà; un servizio che, seppur faticoso, deve essere assunto come una missione da svolgere con passione, professionalità e umanità.
Non lasciatevi condizionare da qualche freccia velenosa che si conficcherà nel vostro cuore – ha concluso il Vescovo rivolgendosi ai presenti – ciò che conta è rimanere coerenti, coraggiosi e onesti. Siate consolazione per i cittadini, presenze attente e compassionevoli nei confronti di coloro i quali incontrerete al vostro passaggio”.
Il sindaco Walter Tesauro ha ringraziato il Comandante Peruga e tutto il corpo di Polizia Municipale di Caltanissetta per il servizio svolto “sempre con gentilezza, abnegazione, senza mai perdere il sorriso.
Io sono veramente orgoglioso dell’intero corpo di Polizia Municipale del Comune di Caltanissetta e so bene – ha proseguito – che la mole delle attività e le mansioni affidate sono numerose e questa Direzione avrebbe bisogno di acquisire nuove risorse umane.
È nostra intenzione intervenire per supportare il vostro lavoro e garantire una sempre maggiore percezione di sicurezza nei cittadini”
In conclusione il saluto del Comandante Diego Peruga, un articolato programma di lavoro e di buone intenzioni:
“Le Polizie Locali rappresentano uno straordinario presidio di prossimità del nostro Paese, da tutelare e valorizzare, punto di riferimento e di contatto sul territorio accanto ai cittadini ogni giorno, capace di rispondere alle molteplici esigenze di legalità, decoro e convivenza civile.
Questo per contrastare quella diffusa percezione di insicurezza che si vive nelle città, nonostante i dati statistici confermino una progressiva riduzione dei crimini e degli illeciti.
Per tutto questo dobbiamo essere in grado di intervenire infondendo sicurezza ed istruzione alle nuove generazioni che sempre più spesso sono orfane di buoni esempi. Ecco! Questo noi vogliamo essere: un buon esempio!
Un buon esempio di civiltà, perché custodi di quelle tradizioni che hanno reso la Polizia Municipale un baluardo della legalità della città
Oggi l’Operatore di Polizia Municipale ha sete di sapere, di capire il suo lavoro, per contribuire a perfezionarlo, per partecipare insieme all’obiettivo comune: garantire la sicurezza della città in cui opera.
Organizzarsi significa “imparare ad imparare”, ottimizzare le risorse, definire gli obiettivi realizzabili, credere nelle proprie capacità ed in quelle dei propri collaboratori, sviluppare il consenso, porre in essere, con spirito di iniziativa e talvolta con un po’ di fantasia, tutte quelle iniziative essenziali a migliorare il proprio lavoro al servizio della Città.
Questo è il nostro presente ed il futuro verso cui ci muoviamo”.

