SI ACCENDE LA POLEMICA PER IL MANCATO CONSIGLIO COMUNALE APERTO AI CITTADINI

redazione
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Botta e risposta tra maggioranza e opposizione sulla mancata convocazione di un Consiglio comunale
aperto ai cittadini per fare il punto sull’emergenza idrica.



Il capogruppo di Forza
Italia Marcello Mirisola, che insieme alla rappresentante di Fratelli d’Italia
Alessandra Longo aveva fatto mancare il numero legale nella riunione dei
capigruppo, aveva motivato il comportamento  della maggioranza di centro-destra con la
necessità di contrastare “la volontà di riproporre un consiglio aperto durante
il quale si desse l’opportunità ai cittadini e ai rappresentanti dei movimenti
civici di intervenire ai lavori d’aula; e ciò, non per mero contrasto alla
democrazia partecipativa, come si vuol far credere, ma perché, come avvenuto
nel precedente consiglio incardinato con le stesse modalità volute
dall’opposizione, si sarebbe assistito per la seconda volta ad un confronto
per niente costruttivo e risolutivo che avrebbe certamente avuto il carattere
di un’arena
, come lo è stato quello del 29 luglio, durante il quale sono
venute fuori, in modo poco consono a quello dovuto nel rispetto delle
istituzioni, problemi che erano già pienamente a conoscenza
dell’amministrazione comunale e che si stavano già affrontando”.



A tamburo battente la
risposta di Annalisa Petitto, che invece condivideva la necessità di
aprire ai cittadini la partecipazione al dibattito consiliare:



“L’intervento del
consigliere Marcello Mirisola in nome e per conto di tutti i gruppi di
maggioranza è una chiara occasione persa per tacere. L’allontanamento suo e
della collega Alessandra Longo dalla conferenza dei capigruppo di ieri, in
accoglimento ad un esplicito sollecito del presidente del consiglio comunale,
Gianluca Bruzzaniti, ha determinato la mancata fissazione della seduta di
consiglio sulla crisi idrica, chiesto dai gruppi di opposizione.




Ricordo al consigliere Mirisola che se il 29 luglio 2024 il consiglio comunale
sull’emergenza idrica, a suo dire, è stato poco costruttivo la causa è l’assenza
colpevole ed ingiustificata dei vertici di Caltacqua e Siciliacque, della
deputazione del suo partito, del governo regionale
della sua cordata
politica! Non è certo per la presenza e partecipazione di quattro cittadini che
hanno esposto le loro richieste e rappresentato le problematiche di interi
quartieri.




Ricordo altresì al consigliere Mirisola, portavoce dell’intera maggioranza, che
nei giorni scorsi quei cittadini a cui si vuol inibire di partecipare ed
intervenire in consiglio nelle forme e modalità consentite dal regolamento
consiliare, hanno raccolto più di 2000 firme, hanno evidenziato
problematiche e contribuito a tenere accesi i riflettori
su un tema che
questa maggioranza in consiglio comunale, evidentemente, vuol tenere le luci
soffuse aspettando che piova e che i nisseni scordino che esiste un problema di
crisi idrica che sistematicamente si ripresenterà se questo governo regionale,
che ha gli stessi colori della spilletta che porta alla giacca il consigliere
Mirisola, non si sveglierà dal letargo e non darà immediatamente avvio alle
procedure di collaudo delle tante dighe inutilizzate in Sicilia o non farà
manutenere quelle già collaudate.




Si preoccupi il consigliere Mirisola di portare avanti richieste sensate e
risolutive al suo governo regionale anziché parlare di aule consiliari
trasformate in arene ove i cittadini fossero ammessi a partecipare.
Si premurasse a portare in aula il presidente della Regione Schifani e
l’assessore regionale Di Mauro, il suo deputato Mancuso
, in modo che diano
risposte nette e chiare sull’operato del governo regionale ad una città che
vuole chiarezza.



Pensasse a questo. Ai
cittadini che recriminano il diritto all’acqua ci pensiamo noi dell’opposizione”.



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