dall’Ufficio Stampa del Comune di Caltanissetta riceviamo e pubblichiamo:
Carenza idrica: il Sindaco Tesauro chiede a Siciliacque un incremento della fornitura
Il Sindaco di Caltanissetta Walter Tesauro ha inviato questa mattina una nota all’ente gestore della fornitura idrica Siciliaque e all’Assemblea Territoriale Idrica (ATI) una richiesta di incremento delle forniture idriche a compensazione della carenza attualmente subita dai cittadini di Caltanissetta.
“Le continue interruzioni per interventi di manutenzione hanno impedito, ai cittadini di Caltanissetta, di ricevere una giusta quantità d’acqua – ha spiegato il sindaco Walter Tesauro -. Siamo sempre disponibili a ogni forma di collaborazione ma restiamo fermi nell’ottica di tutelare i bisogni primari dei nostri concittadini”.
“Sosteniamo con convinzione l’azione del Sindaco Tesauro a tutela dei cittadini di Caltanissetta e nei confronti di Siciliacque – ha concluso l’assessore Marcello Mirisola –. In questo percorso riteniamo preziosa la collaborazione di Caltaqua che affianca l’Amministrazione nella gestione del servizio idrico”.
Sullo stesso argomento il CODACONS ha dichiarato:
“Il Codacons interviene sull’emergenza idrica che ha segnato tutta l’estate in diverse province siciliane, in particolare Enna, Caltanissetta, Agrigento e alcune zone del Catanese e del Siracusano, dove le turnazioni hanno lasciato interi comuni senz’acqua per giorni, costringendo le famiglie a ricorrere ad autobotti, taniche e persino a notti insonni per riempire bidoni.
«Se davvero vuole comprendere la gravità della situazione – afferma il Codacons – il Presidente della Regione dovrebbe provare a vivere come i cittadini che rappresenta: bere meno, rinunciare a lavarsi quotidianamente e affrontare gli stessi disagi che, per mesi, hanno umiliato migliaia di famiglie siciliane».
Il Codacons definisce “fatti gravissimi, degni di un Paese del terzo mondo” le interruzioni idriche che da tempo colpiscono vaste aree dell’Isola, e chiede l’intervento immediato del Governo nazionale affinché sia garantito il diritto fondamentale all’acqua, sancito dalla Costituzione, e venga avviato un piano straordinario di risarcimenti e di investimenti urgenti per ammodernare le infrastrutture idriche siciliane.
Ma come si può rimanere indifferenti di fronte a tutto questo? Come è possibile che, nel 2025, in Italia ci siano ancora cittadini privati dell’acqua continua nelle proprie case?”

