Teatro Margherita colonizzato: in “subappalto” la Stagione 2025-2026

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La stagione teatrale del Margherita c’è…ma non si deve sapere. Con anticipo di mesi, addirittura. È stata presentata infatti domenica 25 maggio, prima dello spettacolo con Pippo Pattavina, che apparteneva alla stagione del teatro Rosso di San Secondo, con centinaia di volantini con il logo del Teatro comunale che pubblicizzavano gli spettacoli per la stagione 2025-2026, con tanto di tariffe per gli abbonamenti in tutti gli ordini di palchi e in platea.

Le uniche indicazioni identificative nel volantino sono: Stagione Teatrale 2025 2026, Caltanissetta Teatro Margherita, mentre i numeri di telefono per le prenotazioni sono riconducibili al gestore, privato, dell’Oasi della Cultura, dove finora ha operato il Teatro Stabile Nisseno.

Gli spettacoli sono quelli che la stagione teatrale “Turi Ferro” promossa dal teatro ABC di Catania sta propagandando in una serie di teatri in diverse città siciliane.

Quindi, svelato l’arcano, si spiegano i silenzi dell’Amministrazione Comunale in questi mesi, dopo la vicenda incredibile dell’incarico-revoca per il Direttore artistico e la bufera mediatica che l’ha accompagnata. Sedimentate le polveri il quadro si ricompone. Gli animatori della bufera mediatica si piazzano al Teatro Margherita con una stagione preconfezionata in serie dal Teatro ABC di Catania, diretta emanazione di quell’on. Auteri, eletto all’ARS con Fratelli d’Italia, assurto agli onori delle cronache per le clamorose inchieste di Report e le diatribe poco edificanti con l’on. La Vardera, minacciato in diretta di essere lanciato nel vuoto da Palazzo dei Normanni.

Il teatro comunale di Caltanissetta diventa quindi colonia del sottobosco teatrale catanese, politicamente vicino al centro-destra che amministra la nostra città, senza bisogno di Direttore artistico, almeno ufficialmente, per ora, e la stagione teatrale si pensa vada in subappalto ai soliti noti nisseni, visto che il logo del Comune nei manifesti non c’è e quindi degli incassi il Comune non vedrà un centesimo.

Agli abbonati della stagione teatrale 2024-2025 del teatro Rosso di San Secondo, dove si svolgeva la Stagione “Turi Ferro” sin dal 2016, è già stata inviata una raffica di messaggi per esercitare la prelazione sugli abbonamenti al Margherita, dal 3 al 23 giugno, sempre presso l’Oasi della Cultura.

Questa volta hanno superato la propria recente tradizione: neppure il solito bando-blitz per motivare l’affidamento diretto, ma la consegna delle chiavi del teatro per “chiara fama”. Fino ad oggi nessuna delibera di Giunta né Determinazione dirigenziale hanno sancito il rapporto tra il Teatro Comunale e l’organizzazione della Stagione Teatrale in esso ospitata, totalmente organizzata da soggetti privati in una struttura pubblica, di cui non si conoscono le condizioni e i costi, sia per i privati che per il Comune.

Ad oggi, dieci mesi dopo l’elezione della Giunta Tesauro, non si conosce, se esiste, il Progetto del Comune per la gestione delle strutture e delle attività culturali, che non è emerso neppure dopo il Consiglio comunale di ieri che a questo punto era in buona parte dedicato.

Unico elemento certo, sancito dalla legge, l’indennità di carica mensile per gli amministratori.

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