CONFERENZA STAMPA CONGIUNTA AL COMUNE SULL’EMERGENZA IDRICA
Prove tecniche di sinergia: per la prima volta, finalmente, in conferenza stampa, insieme ai sindaci di Caltanissetta Walter Tesauro e S. Cataldo Gioacchino Comparato, anche il direttore generale di Caltaqua, l’ing. Andrea Gallè e i dirigenti della protezione civile locale, dott. Filippo Spagnolo e Cristoforo Costa; presenti anche diversi assessori (Giovanna Candura, Oscar Aiello, Tilde Falcone, Pierpaolo Olivo, Guido Del Popolo e Vincenzo Lo Muto) e l’ex sindaco Roberto Gambino, oggi Consigliere di opposizione.
È stata presentata una disamina delle attività svolte nelle ultime settimane, soprattutto rivolte al reperimento rapido di nuove fonti di approvvigionamento, per fare fronte alle carenze nell’immediato. Oltre 60 pozzi sono stati ispezionati, di concerto tra Comune e Caltaqua, nel territorio provinciale, ma soltanto tre si sono finora rivelati idonei per qualità e potabilità dell’acqua (accertata congiuntamente dai laboratori di analisi di Caltaqua e dell’ASP) e per distanza rispetto alle condutture ed è stato contrattualizzato il rapporto con i proprietari dei terreni in cui si trovano.
Due pozzi tra Mazzarino e Butera, che potranno dare circa 35 litri al secondo, ed uno in contrada Roccella di S. Cataldo per altri 10-12 litri al secondo. Se a questi si aggiungeranno altri 10-15 litri al secondo derivanti da una manovra di inversione dei flussi realizzata da Siciliacque nei pressi di Pietraperzia, si dovrebbe raggiungere una disponibilità di 55 litri al secondo da immettere nelle condutture di Caltanissetta e S. Cataldo, e questo permetterebbe anche un discreto aumento della pressione per raggiungere i quartieri di maggiore altitudine.
Il tutto, secondo il direttore generale di Caltaqua, dovrebbe entrare a regime entro il mese di agosto, ed i lavori in questa direzione inizieranno domani.
Più lunghi i tempi per concretizzare l’impegno che il Consiglio comunale aveva votato all’unanimità per le pompe di sollevamento che potrebbero superare i problemi di pressione che stanno lasciando zone della città da oltre due mesi all’asciutto. Se tutto andrà secondo le previsioni di Caltaqua, che ha chiesto l’intervento della Cabina di Regia regionale e della Protezione Civile, le pompe (ne sono previste tre, una delle quali in viale S. Candura) potrebbero essere operative entro il mese di settembre.
Rispetto alle perdite che si verificano copiose lungo le condutture, è stato spiegato che Siciliacque non interviene per non interrompere per diversi giorni la fornitura d’acqua ai comuni, che avrebbe in questa fase effetti disastrosi.
Per gli usi agricoli e zootecnici, è stata confermata di tre autobotti da 8.000 litri e di una da 10.000 messe a disposizione dalla Forestale di cui si era avuta notizia nei giorni scorsi.
Quanto poi al problema della speculazione sul costo dell’acqua delle autobotti private, spesso abusive o “pirata”, il Sindaco Tesauro ha ribadito l’appello ai cittadini affinché segnalino i casi al Comune o direttamente all’autorità giudiziaria: soltanto dopo avere accertato l’illegalità dell’intervento sarebbe possibile requisire i mezzi “pirata” ed adibirli alla fornitura di acqua potabile, che sarebbe così gratuita per i cittadini.
La disamina si è limitata a riferire sugli interventi di emergenza a breve termine. Non ci sono ancora notizie in merito agli interventi strutturali, a medio termine, su cui il Consiglio Comunale si era espresso all’unanimità.
