Una vita dedicata alla musica come linguaggio formativo della comunità: questa le lezione che l’esistenza del M° Nicolò Caruana, docente, compositore e direttore di corali polifoniche, consegna alla memoria di chi vive oggi nel territorio che lo ha visto protagonista, grazie alla narrazione che la figlia Giovanna, psicologa e psicoterapeuta, musicista e compositrice, ha consegnato in un libro, “Una vita all’ottava alta. Vita e composizioni di Nicolò Caruana” presentato a S. Cataldo, città natale del Maestro, nella chiesa di S. Alberto Magno, in una serata-evento che ha coinvolto artisti ed estimatori, ricostruendo, attraverso la musica, almeno un cinquantennio di storia culturale e sociale delle nostre comunità.
La serata è stata presentata da Maurizio Diliberto, storica voce di Radio CL1, con il saluto iniziale del parroco, padre Antonio La Paglia, anch’egli musicista e direttore delle corali diocesane, che ha parlato del potere aggregante ed educativo della coralità. Ha poi preso la parola padre Salvatore Tumminelli, autore della prefazione del libro, che ha delineato la vicenda biografica di Nicolò Caruana, la sua formazione, la sua spiritualità, che sono state alla base della sua lunga esperienza musicale e pedagogica.
La corale “Claudio Monteverdi” diretta dal M° Augusto Fiore ha interpretato due canti composti dal M° Caruana, il primo “Parlava ccu la vuci di lu celu“, testo del poeta Bernardino Giuliana, con la voce solista del soprano Lucia Cravotta e l’accompagnamento all’organo del M° Angelo Palermo. Il secondo “Canta la campagna“, testo del poeta Rosario Palermo, con l’accompagnamento del M° Mario Ferrara alla chitarra. Per entrambi i brani letture a cura di Franco Vetri.
La Corale ha concluso il suo intervento con il brano Mater Jubilei di Schiavone-Melone impreziosito dalla voce solista di Giovanna Caruana, che ha eseguito anche “Canto dell’amore” dal Cantico dei Cantici, con la musica di Nicolò Caruana e l’accompagnamento all’organo di Angelo Palermo.
La conclusione della serata è stata affidata al trio vocale formato dal soprano Luana Pastorello, dal mezzosoprano Giovanna Caruana e dal tenore Augusto Fiore, che ha eseguito a tre voci miste a cappella, la delicata Ave Maria composta dal M° Caruana.
Giovanna Caruana ha annunciato che il suo libro verrà donato alle biblioteche del territorio e, per cominciare, ha donato le prime due copie alla biblioteca della Chiesa di San’Alberto Magno di San Cataldo e alla Cattedrale Santa Maria la Nova di Caltanissetta.
La vita stessa del M° Caruana e la sua opera di musicista sono state testimonianza di un “ponte” di armonia tra Caltanissetta e San Cataldo, le due comunità in cui principalmente ha operato, nelle quali la memoria collettiva ha tramandato il ricordo della sua passione per la musica che riusciva a coinvolgere persone di tutte le età, facendo interiorizzare la disciplina che il canto corale esige coniugata con la gioia di dare voce allo spirito con la forza dei sentimenti che la musica riesce a suscitare e ad esprimere con il suo linguaggio universale.

