Ci volevano le Vare per avere a Caltanissetta il Responsabile regionale della Protezione Civile, l’ing. Salvatore Cocina, in visita a Caltanissetta, che ha partecipato alla processione del Giovedì Santo insieme agli amministratori comunali, e ha rilasciato una dichiarazione sulla vicenda delle famiglie di via Redentore, senza casa dal 10 dicembre del 2024.
“Questa nuova emergenza dovuta al dissesto idro-geologico di un’ampia area centrale della città, sulla quale il Comune sta provvedendo ad accertare le cause. Sono cause complesse, le Università di Catania e di Palermo sono state incaricate di fare gli studi e le indagini, e appena avremo gli esisti e le quantificazioni dei costi necessari porteremo all’attenzione del Governo regionale le necessità per superare questa emergenza.
Sicuramente saranno previste delle provvidenze per coloro che sono stati costretti ad abbandonare le loro abitazioni e stiamo in attesa di una quantificazione più precisa, fermo restando che il dissesto ha cause poco chiare e sicuramente complesse e comunque devono essere accertate in modo preciso e rigoroso”.
Da un lato quindi si ammette che le lesioni alle abitazioni sono state dovute a “dissesto idro-geologico di unìampia area centrale della città”, ma poi si dichiara di attendere l’accertamento delle cause e “le quantificazioni dei costi necessari” per intervenire da parte della Regione.
Finora le famiglie senza casa dopo la prima fase di ospitalità a cura del Comune, sono rimaste senza aiuto, con il carico di provvedere alla valutazione della stabilità delle proprie abitazioni a spese proprie, mentre l’ing. Cocina non si è pronunziato su chi debba provvedere alle “quantificazioni dei costi necessari”.
Ponzio Pilato docet…