Caltanissetta ultima in Italia per la qualità della vita dei bambini: la riflessione della CGIL

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dalla CGIL riceviamo e pubblichiamo:

La recente indagine del Sole 24 Ore sulla qualità della vita, con la sua lente d’ingrandimento sulle diverse fasce d’età, ci offre uno spaccato importante per comprendere le dinamiche di sviluppo del nostro territorio.
La fotografia che emerge è quella di un Paese con notevoli disparità territoriali, soprattutto perché analizza il benessere di bambini, giovani e anziani.
La classifica generale evidenzia come spesso le province del Nord Italia si posizionino ai vertici per la qualità della vita, mentre il Mezzogiorno fatica a tenere il passo.

Un dato particolarmente allarmante emerge dall’analisi dedicata ai più piccoli (0-14 anni): Caltanissetta si colloca all’ultimo posto in Italia per la qualità della vita dei bambini ma di certo non eccelle per le altre due classifiche che la vedono al 100º posto per quanto riguarda gli anziani e al 72º posto nella classifica sulla qualità della vita dei giovani (18 -35 anni)
Di certo non sono posti di cui vantarsi nella considerazione che si tratta, seppur con le dovute differenze di generazioni che contribuiscono allo sviluppo di un paese e di un territorio.

La netta contrapposizione tra le realtà del Nord e del Sud, con Caltanissetta fanalino di coda per i bambini, sottolinea l’urgenza di politiche mirate a ridurre il divario e a garantire standard di vita dignitosa ma che riguardi tutte le fasce d’età.
Investire sulla qualità della vita dei bambini non è semplicemente un atto di doverosa protezione. Un’infanzia serena, ricca di stimoli educativi, accesso a cure sanitarie adeguate e opportunità di socializzazione, getta le basi per cittadini sani, istruiti e capaci di contribuire attivamente alla società di domani.

Il dato di Caltanissetta all’ultimo posto per la qualità della vita dei bambini ci impone una seria riflessione
sulle priorità e sugli interventi necessari per invertire questa tendenza. Così come gli ultimi posti riservati per la qualità della vita degli anziani e quella dei giovani.

La qualità della vita dei giovani è un motore essenziale per l’innovazione e la crescita. Offrire ai giovani un ambiente stimolante, con accesso all’istruzione di qualità, opportunità lavorative e spazi di espressione, significa investire e garantire quelle risorse fondamentali per lo sviluppo del territorio

Allo stesso tempo, il ruolo cruciale degli anziani. Garantire loro una vecchiaia dignitosa, con accesso a servizi sanitari efficienti, opportunità di socializzazione e la possibilità di sentirsi parte attiva della comunità, non è solo un imperativo etico, ma anche una risorsa preziosa. L’esperienza, il supporto che gli anziani possono offrire rappresentano un patrimonio inestimabile per la società nel suo complesso.

Un Paese che valorizza e tutela i propri anziani dimostra maturità e coesione sociale. Superare questa criticità incapacità richiede un impegno tra istituzioni, società civile e forze economiche, con l’obiettivo primario di investire nelle generazioni presenti e future.

Solo attraverso politiche mirate e una rinnovata attenzione alle esigenze di ciascuna fascia d’età sarà possibile invertire la rotta e costruire una comunità più inclusiva, resiliente e capace di offrire reali opportunità a tutti i suoi membri.

Ignorare queste criticità significherebbe condannare la provincia a un declino progressivo, minando le fondamenta stesse del suo progresso sociale ed economico.


La Segretaria Generale CGIL Caltanissetta Rosanna Moncada
Il Segretario Generale Spi Cgil Caltanissetta Paolo Anzaldi

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