da CGIL Caltanissetta riceviamo e pubblichiamo:
L’ASP di Caltanissetta annulla l’incontro con la CGIL e la FP CGIL non per l’assenza di problemi, ma
perché infastidita dal fatto che il sindacato abbia svolto fino in fondo il proprio ruolo, denunciando
pubblicamente gravi criticità della sanità nissena, come se si fosse commesso il reato di lesa maestà,
peraltro derubricato nel lontano 1948.
È un atto gravissimo. La CGIL esercita un diritto e un dovere di critica costituzionalmente garantiti.
Tacere di fronte alla carenza di personale medico, al collasso dei reparti, alle criticità organizzative e
alla gestione emergenziale dei servizi significherebbe venir meno alla propria funzione di tutela delle
lavoratrici, dei lavoratori e dei cittadini.
L’ASP non risponde nel merito delle questioni sollevate. Non risponde ai lavoratori, agli operatori
sanitari e ai cittadini. Sceglie invece di chiudere il dialogo, dimostrando di non avere risposte e di
preferire il silenzio al confronto.
Subordinare la convocazione di un’organizzazione sindacale al gradimento delle opinioni espresse è
un fatto inaccettabile, che configura potenzialmente una condotta antisindacale ai sensi dell’articolo
28 dello Statuto dei Lavoratori e apre un precedente pericoloso per la democrazia nei luoghi di lavoro.
I problemi non si cancellano annullando le riunioni.
Le criticità restano e ricadono sulle spalle di chi lavora ogni giorno in condizioni insostenibili e di chi subisce disservizi. Un’azienda sanitaria che opera esclusivamente in emergenza, senza programmazione e con soluzioni tampone, mette a rischio la qualità delle cure e il diritto alla salute.
La CGIL e la FP CGIL non arretreranno. Continueranno a denunciare ciò che non funziona e a pretendere un confronto vero, serio e pubblico. La sanità non è un problema di immagine, ma di responsabilità.
Caltanissetta, lì 19 dicembre 2025.
CGIL e FP CGIL
di Caltanissetta
