Consulta per la disabilità a S. Cataldo, incontro per il servizio ASACOM

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Dalla Consulta per la disabilita’ di S. Cataldo riceviamo e pubblichiamo:

Tavolo tecnico per la riorganizzazione del servizio ASACOM

San Cataldo, 23 ottobre 2024

In   data   22   ottobre,   presso   la   Sala   Consiliare   del   Comune   di   San   Cataldo,   si   è   svolto   un   tavolo tecnico   convocato   dall’Assessore   ai   Servizi   Sociali,   Salvatore   Citrano,   e   dalla   facente   funzione, dott. Costano, per discutere la riorganizzazione del servizio ASACOM, gestito dal Comune di San Cataldo, capofila del Distretto Socio-Sanitario D11.

L’incontro   è   stato   convocato   per   affrontare   l’esigenza   di   individuare   e   definire   nuovi   criteri   di gestione e potenziamento del servizio ASACOM, che fornisce assistenza agli alunni con disabilità nelle scuole.

Tra i partecipanti vi erano il Sindaco Avv. Comparato, i referenti dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia, ambito territoriale di Caltanissetta-Enna, inclusa la dott. Alessandra Belvedere, il rappresentante della Neuropsichiatria Infantile dell’ASP di Caltanissetta, dott. Michele Lipani, e i rappresentanti degli Istituti Scolastici locali, Istituto Comprensivo “G. Carducci” di San Cataldo e l’Istituto   Comprensivo   di   Vallelunga   Marianopoli.  

Presenti anche   il   Presidente   della   Consulta Comunale per la Disabilità, dott. Gaetano Terlizzi, e i rappresentanti delle Associazioni di categoria delle   famiglie,  tra  cui   Rosario  Tabone   per   “ISPEDD”,  Giuseppe  Volo  per  il  “Comitato   Bambine   e Ragazzi Speciali”, e Michela Speziale come rappresentante dei Genitori del Comune di Serradifalco.

Nel corso del  tavolo tecnico è stato ribadito che per  ogni ragazzo sarà assicurato un intervento personalizzato,   con   un’assegnazione   delle   ore   di   assistenza   proporzionata   al   bisogno   specifico, purché adeguatamente motivato e validato dagli operatori di riferimento. La distribuzione delle ore sarà stabilita in base alla presenza in classe e in coordinamento con le ore assegnate all’insegnante di   sostegno.   Quando   necessario,   verrà   garantita   anche   la   compresenza   dell’assistente   alla comunicazione,   al   fine   di   favorire   una   collaborazione   efficace   tra   tutte   le   figure   coinvolte, ottimizzando l’efficacia degli interventi personalizzati e differenziati.

È stato inoltre  sottolineato che ogni criterio di assegnazione delle ore di assistenza deve essere determinato dall’oggettività della valutazione del bisogno specifico, e non lasciato a discrezionalità.

Non avere chiarezza su come distribuire in modo ponderato e logico le ore di assistenza potrebbe compromettere   pesantemente   il   diritto   di   ogni   singolo   alunno   alla   didattica,   all’inclusione   e   al proprio   percorso   scolastico,   aspetti   determinanti   per   il   raggiungimento   dell’autonomia   e dell’autodeterminazione.

Si è preso atto dell’importanza di assicurare che il Piano Educativo Individualizzato (PEI) di ciascun ragazzo sia rispettato, con un’attenzione particolare alle ore di assistenza richieste. La Consulta, in collaborazione   con   gli   uffici   competenti,   vigilerà   affinché   ogni   progetto   risponda   alle   necessità specifiche   di   ogni   alunno,   evitando   che   considerazioni   puramente   finanziarie   prevalgano   sulle esigenze educative e di inclusione sociale.

Il  confronto   ha  permesso   di  concordare  nuove   indicazioni  operative   che   saranno  adottate   dagli uffici   preposti   per   migliorare   la   gestione   del   servizio   ASACOM,   con   l’obiettivo   di   garantire continuità, puntualità e coerenza nell’assistenza a tutti i ragazzi disabili coinvolti.

L’incontro   segna   un   passo   significativo   verso   una   maggiore   attenzione   e   tutela   dei   diritti   degli alunni con disabilità, con l’impegno di garantire interventi mirati e personalizzati per rispondere alle specifiche esigenze di ciascun ragazzo. In collaborazione con i referenti degli uffici competenti, si   prevede   di   incontrare   le   famiglie   che   usufruiscono   del   servizio,   al   fine   di   promuovere   una comunicazione efficace e coinvolgere attivamente le famiglie nel percorso educativo dei propri figli, non   trattandole   come   semplici   beneficiari   del   servizio,   ma   come   partner   fondamentali   nel processo di assistenza e inclusione.

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