UNA RIFLESSIONE DEL PROF. LEANDRO JANNI PRESIDENTE DI ITALIA NOSTRA SICILIA
La soluzione dei “serbatoi e bidoni” messa in campo dall’Amministrazione comunale è vergognosa e inaccettabile
Gestione della crisi idrica a Caltanissetta. Diciamolo chiaramente, senza giri di parole: la soluzione dei “serbatoi e bidoni” messa in campo dall’Amministrazione comunale diretta dal sindaco Tesauro è vergognosa. Inaccettabile.
Passeremo dal “settembre nisseno” all’ottobre-novembre subsahariano. Perché è stata interrotta la ricerca dei pozzi d’acqua? Come verranno gestiti i 12 serbatoi, i 12 punti-acqua previsti in città nel pieno della crisi idrica?
E poi, potranno essere prelevati 100 litri al massimo a cittadino, o a famiglia, al giorno? Ci verranno richiesti lo spid, la carta di identità, la tessera sanitaria o il water-pass?
Ci sarà un sistema centralizzato di controllo che impedisca ai cittadini di fare il giro di tutti i 12 serbatoi, o di parte di essi?
E ogni qual volta i serbatoi si saranno svuotati e ci sarà ancora gente che farà la fila con i bidoni e quant’altro, che cosa verrà detto loro? Si rendono conto, questi amministratori comunali, questi politici, di quello che una soluzione del genere potrà determinare?
Li portino a Palermo, a Palazzo d’Orleans, o al Ministero della Protezione Civile a Roma, questi serbatoi della disperazione e della vergogna! E intanto in città riparte la protesta per l’acqua.
Prof. Leandro Janni, presidente regionale di Italia Nostra Sicilia