DUE NUOVI CORSI DI LAUREA  DA OTTOBRE A CALTANISSETTA

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MEDICINA AD INDIRIZZO TECNOLOGICO E FARMACIA APPROVATI DALL’ANVUR

Due nuovi corsi di laurea a Caltanissetta a partire dal prossimo mese di ottobre: Medicina ad Indirizzo Tecnologico e Farmacia, che si aggiungono a Medicina e chirurgia, Infermieristica, Agraria e Mediazione Linguistica e Culturale già consolidati.

Questo, in sintesi, il senso della Conferenza stampa del Rettore dell’Università di Palermo, prof. Massimo Midiri, insieme al Sindaco Walter Tesauro e al deputato regionale Michele Mancuso, questa mattina 6 settembre presso la Sala Gialla del Comune.

Introducendo, il sindaco Tesauro ha sottolineato come “l’anima di una città è data dall’istruzione e dalla cultura e la sfida per la città è quella di essere territorio accogliente per i giovani in ogni sua parte, dal centro storico ai nuovi quartieri”.

Il sindaco ha annunciato che è alla firma la cessione dei due plessi di via Re d’Italia e di via Real Maestranza, che già ospitano alcuni corsi, in comodato d’uso gratuito per 30 anni all’Università di Palermo, cosi che possa ristrutturarli e attrezzarli con i fondi del PNRR Università senza più oneri per il Comune.

Il Rettore Midiri ha sottolineato come lo sviluppo dell’Università di Palermo sia fortemente legato alla crescita dei Poli territoriali, uno degli indicatori che hanno posizionato l’ateneo palermitano al 4° posto tra i mega-atenei italiani, dopo Padova, Bologna e Roma La Sapienza.

Per Caltanissetta abbiamo individuato una vocazione bjo-tecnologico-sanitaria, e dal prossimo ottobre inizieranno il corso quinquennale di Farmacia e un secondo corso di Medicina ad Indirizzo Tecnologico, che già dal 3° anno darà la possibilità di conseguire la laurea triennale in Ingegneria Biomedica-

Dal prossimo anno il Rettore ha preannunciato il salto di qualità sul versante umanistico: dal 2025 Scienze eno-gastronomiche, valorizzando la presenza dell’istituto alberghiero e in stretto collegamento con lo sviluppo del territorio e Psicologia.

“Vogliamo portare corsi di laurea molto popolosi e non a numero chiuso. Portare l’Università a casa dei cittadini, in tutto il territorio provinciale: Università diffusa, con presenze che potrebbero essere a Gela, a S. Cataldo

Speriamo in una politica regionale che abbia più attenzione per i Consorzi Universitari, anche in vista dell’internazionalizzazione. C’è grande attenzione negli Emirati Arabi e nei Paesi del Nord Africa per le Università del Mediterraneo, a condizione di qualità dei servizi e delle prestazioni didattiche erogate.

L’Ospedale S. Elia è entrato nella rete ospedaliera universitaria, e gradualmente lavoreremo per far entrare scuole di specializzazione medica, luoghi di formazione dei professionisti che poi rimangono nel territorio”

“Fare di Caltanissetta un polo ancora più forte,  ha concluso il Rettore, gli elementi ci sono, sono concreti, e qui ho trovato sinergie e disponibilità istituzionali per fare di questa realtà un modello.

L’università può dare risorse umane e professionali per lo sviluppo del territorio in un’ottica di modernizzazione dell’economia e dei servizi”.

L’on Michele Mancuso ha esordito notando come “paradossalmente siamo al centro della Sicilia e siamo stati per tanto tempo alla periferia dell’impero universitario. Va dato merito invece al Rettore Midiri di avere investito in questo territorio, di avere valorizzato le sue risorse, come l’Ospedale S. Elia e il CEFPAS”.

Caltanissetta città universitaria deve essere il filo conduttore dello sviluppo – ha continuato Mancuso –  Piccole città italiane come Pisa o Trento, città universitarie di lunga tradizione, sono un esempio che dobbiamo sapere copiare, rendendo Caltanissetta sempre più vivibile sia dal punto di vista culturale che economico, facendo del Consorzio Universitario non una “bandierina” delle istituzioni, ma il motore dell’Università di Caltanissetta, che deve diventare un gioiello, come Pisa, come Trento.

Devo potere intervenire, quando si parla di Finanziaria alla Regione, a vantaggio di Caltanissetta, con investimenti e interventi strutturali. L’Università è il pilastro strutturale dello sviluppo dell’intero territorio”.

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