Il Consiglio comunale per le famiglie “sfollate” di via Redentore: voto unanime su un odg dell’opposizione

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Sulla situazione delle 14 famiglie di via Redentore e vicolo Scilla dal 10 dicembre costrette a lasciare le proprie abitazioni, il Consiglio comunale nella seduta del 31 gennaio ha approvato all’unanimità un ordine del giorno presentato dall’opposizione (primo firmatario Roberto Gambino) per sostenere con interventi concreti le famiglie interessate, che ad oggi non hanno certezze su quando e se potranno rientrare nelle loro case, e alle quali l’amministrazione comunale aveva comunicato sbrigativamente che dal 5 febbraio non sarebbero più state ospitate nei B&B a spese del Comune.

L’ordine del giorno è stato integrato da due emendamenti concordati tra tutte le forze politiche e votati all’unanimità, dopo un confronto che ha coinvolto anche l’amministrazione comunale e l’ufficio tecnico.

Il documento del Consiglio comunale impegna il Sindaco e l’amministrazione ad assicurare alle famiglie vitto e alloggio a carico del Comune almeno fino al 10 febbraio, a coprire le spese per le verifiche geognostiche necessarie ad autorizzare il rientro delle famiglie nelle loro abitazioni, spese che, qualora la Regione dovesse riconoscere lo stato di calamità naturale, saranno coperte dalla Protezione Civile regionale.

In merito alla richiesta dello stato di calamità naturale, motivata dal fatto che l’area interessata è vasta ed è già all’attenzione del PAI, l’Ufficio tecnico ha informato il Consiglio che sta preparando la documentazione geotecnica per sostenere la richiesta alla Regione, richiesta che sarà inviata a Palermo entro la prossima settimana, corredata dalle relazioni di due docenti delle Università di Palermo e di Catania, potendo anche contare sulle indagini geognostiche già realizzate dal Comune.

Inoltre l’ordine del giorno approvato impegna il Sindaco a porre in essere tutte le attività necessarie per consentire ai residenti rientrare quanto prima nelle loro abitazioni e ad attivare tutte le iniziative finanziarie perché sia l’ente a sostenere le spese sondaggi geologici richiesti dal genio civile.

È stato evidenziato il fatto che le procedure tecniche e amministrative sono complesse e richiedono tempi non brevissimi, anche se è emersa la volontà del Consiglio comunale di continuare a sostenere le famiglie colpite dall’evento e non abbandonarle all’incertezza del loro destino.

L’emergenza della situazione di disagio gravissimo delle 14 famiglie “sfollate” questa volta ha indotto il Consiglio comunale a costruire una proposta condivisa e ad approvarla all’unanimità. Il Sindaco era assente alla seduta, le informazioni tecniche e procedurali su quanto è stato fatto finora sono state affidate all’ingegnere Giuseppe Tomasella, responsabile dell’ufficio tecnico comunale, che ha seguito finora tutte le fasi degli eventi.

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