Il triste addio dell’Albaverde al campionato di serie B1 femminile nazionale

Gandolfo Maria Pepe
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È stato un triste sabato l’ultimo per tutti gli sportivi, per la città di Caltanissetta e in particolare per gli amanti della pallavolo.

La Traina Albaverde che militava nel campionato di B1 femminile di volley, doveva giocare alle ore 15.30 a Molfetta in Puglia, contro la Star Volley Bisceglie, gara valevole per la 12° giornata di campionato.

Sarà ancora peggio sabato 18, dopo 28 giorni complice anche la lunga sosta per le festività del Natale e di fine anno, al PalaCannizzaro alle ore 16 si sarebbe dovuto disputare la 13° e ultima giornata del girone di andata contro il Go.Ge. Vesuvio Oplonti Napoli.

Tutto al passato però, lo scorso 8 gennaio l’Associazione Sportiva Albaverde ha comunicato la rinuncia al prosieguo del campionato di B1 nazionale, non partecipando più alle gare del girone D.

Traina Albaverde che era penultima in classifica con 5 punti, frutto di 1 vittoria alla 5° giornata in casa per 3-2 contro Castellana Grotte e 10 sconfitte, di cui 3 al tie break, contro il Sirdeco Volley Pescara alla 9° giornata, l’Ics Volley Santa Lucia Roma alla 10° l’unica in trasferta e il Luvo Barattoli Arzano all’11° lo scorso 21 dicembre, in quella che passerà alla storia come l’ultima partita della Traina Albaverde, fondata nel 2000 da Totò Faraci e Giuseppe Cannavò.

Una brutta pagina per lo sport Nisseno, dopo avere portato in campo nazionale il nome di Caltanissetta, sparisce una delle più belle realtà sportive della città, che negli ultimi anni ha fatto appassionare, divertire e sognare tanta gente.

Dal sogno al brusco risveglio, dopo avere scritto la storia, una grande perdita per la città. Risultati incredibili ottenuti dalla società negli ultimi anni, compreso lo storico salto dalla B2 alla B1 dello scorso campionato, regalando alla città di Caltanissetta una vetrina e una visibilità importante.

Le condizioni però son mutate e proseguire era diventato impossibile. Una fine che comincia da lontano, dalla scorsa stagione, conclusa in netto ritardo per la lunghezza dei play off, che ha determinato un ritardo nella programmazione e l’aggravio economico di tre onerosissime trasferte nel centro Italia e in Sardegna.

Le difficoltà nell’allestire il roster, l’addio di due bandiere come  Noemi Spena (che si è ritirata dall’attività agonistica) e Jennifer D’Antoni che erano state l’asse attorno al quale era stata costruita la vittoria del campionato di B2.

Le motivazioni che hanno portato a valutare il ritiro dal campionato sono partite da cinque presupposti, come spiegato in una nota della società a firma del presidente Oriana Mannella:

  1. Le continue sconfitte, ma soprattutto l’incapacità di trovare vittorie da tre punti che hanno fatto allontanare gli sponsor con alcuni di loro che hanno disatteso le promesse di inizio stagione e altri che hanno rinnegato impegni presi a campionato in corso.
  2. L’apporto e l’entusiasmo del pubblico che a fine campionato di B2 aveva dato la spinta decisiva nella scelta di affrontare anche il campionato ad handicap in serie B1, che sono venuti meno già dalla campagna abbonamenti.
  3. . La scarsa presenza di pubblico e un tessuto economico locale assente, anche l’Amministrazione comunale e la classe politica locale si sono mostrate indifferenti alla grande opportunità che veniva data da una società che portava il nome di Caltanissetta in giro per l’Italia.
  4. . La scarsa partecipazione di tutto il mondo locale che gravita attorno alla pallavolo con la quasi nulla presenza.

5) L’impegno della squadra, soprattutto delle riconfermate dalla stagione precedente, non ha mai raggiunto le punte di rendimento manifestate nella parte finale del campionato passato ed è man mano scemato nelle ultime giornate proprio quelle che potevano essere decisive per rilanciare la classifica.

Si ripartirà da zero, dal minivolley in crescita esponenziale, da un settore giovanile da rilanciare, da un settore amatoriale che non conosce crisi.

L’Albaverde come nel 2015, dopo 10 anni riparte da zero, per quello che spesso è il triste destino dello sport in una città con tante problematiche come Caltanissetta, è successo spesso nel calcio che adesso vive uno straordinario momento, nel Futsal con l’addio nel 2020 alla serie B della Pro Nissa.

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