Una talea dell’Albero di Giovanni Falcone, che a Palermo davanti alla casa del magistrato ucciso dalla mafia nel 1992 è diventato il simbolo della speranza dei siciliani in un futuro libero dalla violenza mafiosa, è stata piantumata a Mussomeli, nel giardino dedicato proprio a Falcone, l’8 maggio, nel mese della strage di Capaci.
E’ stato un giovane studente a posizionare il virgulto nell’aiuola che era stata predisposta, al culmine della cerimonia ufficiale, alla quale hanno partecipato, oltre al sindaco Giuseppe Catania, tutte le autorità civili e i vertici militari della provincia, ma soprattutto gli studenti delle scuole.
Ognuno ha versato un po’ di terra per stabilizzare l’alberello, azione simbolica significativa, un flash-mob che ha visto insieme i ragazzi e le autorità, schierati insieme a dare vita al progetto “Un albero per il futuro”, che in tutta Italia sta impegnando le scuole a creare un “bosco diffuso” per dare sostanza concreta all’educazione ambientale e alla valorizzazione delle biodiversità.
Nel progetto, sostenuto dall’Arma dei Carabinieri e dal Ministero della Transizione Ecologica, si scelgono piante autoctone da radicare nel territorio. Per questo è particolarmente importante avere scelto una talea dell’Albero di Falcone, a significare che la lotta contro la mafia è radicata nell’identità dei siciliani e proprio a partire dai giovani vuole sempre rinnovare il suo carisma educativo, indispensabile per costruire il futuro, non con celebrazioni occasionali, ma con le scelte quotidiane radicate nei valori dell’onestà e della giustizia, promotrici di sviluppo per tutti.
Mussomeli, che nel secolo scorso è stata considerata una delle “capitali” della presenza mafiosa, oggi sceglie di schierarsi dalla parte della giustizia, della valorizzazione dei talenti e delle risorse comuni, con l’impegno di affermare ogni giorno la coerenza tra le parole e i fatti, tra i valori e i comportamenti che costruiscono la comunità e liberano il futuro.

