Progetto Azimut: “Reintegrare i giovani nel tessuto sociale attraverso la formazione”

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Il progetto realizzato da “Formazione Sicurezza” è stato orientato all’inserimento professionale dei giovani dell’IPM e USSM

Trenta giovani, ospiti dell’Istituto Penale Minorile sono stati formati e orientati professionalmente in vista del loro reinserimento nella società: questo l’obiettivo raggiunto dal Progetto Azimut, che l’associazione “Formazione Sicurezza” ha proposto e realizzato in questi mesi e che è stato illustrato oggi, 26 novembre, al sindaco Walter Tesauro e all’Assessore alle politiche sociali Ermanno Pasqualino, in un incontro dedicato, nella Sala Gialla del Comune, al quale hanno partecipato i rappresentanti dell’Istituto penale minorile (IPM) e dell’Ufficio di servizio sociale per i minorenni (USSM

Il Comune di Caltanissetta è sempre disponibile ad accogliere le iniziative e i progetti che provengono dall’IPM o dalle associazioni del terzo settore per supportare un’efficace reintegrazione dei ragazzi nel tessuto sociale e professionale – ha dichiarato il sindaco Walter Tesauro –. Lo sviluppo di un territorio deve passare anche attraverso iniziative orientate alla valorizzazione dell’individuo come preziosa risorsa per sé stesso e per la società di appartenenza”.

 Il progetto, a medio e lungo termine, che ha guidato i corsisti in tutte le fasi preparatorie all’inserimento nel mondo del lavoro, ha visto la partecipazione del Presidente dell’associazione “Formazione Sicurezza” Salvatore Michele Di Giovanni, della vice presidente e orientatore dell’associazione “Formazione Sicurezza” Mariella Indelicato, della Direttrice dell’IPM Viviana Savarino, della direttrice dell’USSM Grazia Sardella, degli assistenti sociali e degli operatori dell’IPM e USSM.

Quello realizzato è stato un progetto di orientamento e formazione completo che si è concluso con un bilancio positivo soprattutto in relazione alle competenze inizialmente possedute dai ragazzi e quelle raggiunte al termine del progetto” ha commentato di Presidente Di Giovanni illustrando i traguardi ottenuti e la risposta delle aziende a questa iniziativa di inclusione sociale.

I ragazzi hanno imparato a effettuare una concreta ricerca attiva delle opportunità presenti nel territorio in relazione alle competenze personali, a scrivere correttamente il Curriculum Vitae e la lettera di presentazione da poter consegnare al momento della propria candidatura.

Passi preliminari che, aggiunti alla formazione teorica e pratica sulle normative in tema di sicurezza nei luoghi di lavoro, permetteranno loro di immettersi nel mondo del lavoro e avere la garanzia di un’occupazione.

Un circuito virtuoso, quello attivato per i giovani aderenti al progetto “Azimut”, al quale hanno aderito numerose aziende che si sono mostrate disponibili ad avviare circuiti propositivi capaci di far crescere non soltanto i soggetti coinvolti ma, in generale, tutto il territorio.

Il ponte tra “la domanda e l’offerta” di lavoro non si è limitata alla realizzazione di tirocini formativi nelle aziende selezionate ma per due dei partecipanti il percorso è continuato concretizzandosi in un contratto di lavoro.

Come amministrazione abbiamo confermato la disponibilità a collaborare per cercare insieme dei percorsi che non si fermino alla fase formativa ma si traducano in lavoro attivo – ha concluso l’assessore Ermanno Pasqualino -. Questi progetti sono virtuosi perché contribuiscono a trasmettere, in generale, la cultura della legalità e, in particolare, garantire al soggetto destinatario un percorso di autonomia”.

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