dalle parrocchie San Domenico e Sant’Agata riceviamo e pubblichiamo:
“In un tempo in cui si parla tanto – e spesso a vuoto – di “fare rete”, a Caltanissetta si è deciso di farlo davvero. Senza proclami, senza comunicati altisonanti, ma con lavoro silenzioso, visione condivisa e senso di responsabilità. È così che nasce e cresce il Grest 2025, organizzato in collaborazione tra le parrocchie di San Domenico e Sant’Agata, con il pieno coinvolgimento della scuola Vittorio Veneto agli Angeli e il sostegno dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Walter Tesauro.
Il Grest si svolge nei saloni della parrocchia San Domenico e nel cortile della scuola, dove sono stati sistemati spazi attrezzati con banchi e aree gioco. Un’organizzazione che ha richiesto impegno, collaborazione e soprattutto un’idea chiara di fondo: educare insieme, oltre i confini delle singole realtà.
A crederci per primi sono stati i sacerdoti delle due parrocchie: Padre Giuseppe Di Rocco, figura storica e punto di riferimento a San Domenico, e Padre Fernando, religioso della Congregazione dei Frati della Copiosa Redenzione, attivo nella pastorale giovanile di Sant’Agata. Con approcci diversi ma complementari, hanno saputo creare un clima di collaborazione reale, senza protagonismi, affidandosi a decine di animatori, giovani formati e motivati, che ogni giorno accompagnano centinaia di bambini e ragazzi in attività ludiche, formative e spirituali.
Il successo del Grest si misura nei numeri, sì, ma anche nella qualità della proposta: laboratori, giochi, momenti di riflessione e preghiera, uscite organizzate. Tra queste, merita una menzione la giornata di venerdì 4 luglio alla piscina di Sommatino: un’occasione per stare insieme fuori dalle aule, vivere un momento di spensieratezza, ma anche consolidare relazioni tra ragazzi, famiglie e animatori.
A rendere possibile tutto questo è stata una rete vera, fatta non solo di buona volontà ma di alleanze operative. La dirigenza scolastica della Vittorio Veneto ha aperto le porte della scuola non solo fisicamente, ma con piena partecipazione educativa. L’amministrazione comunale, dal canto suo, ha offerto supporto logistico e operativo, comprendendo che investire nei giovani, oggi, è un atto politico nel senso più alto del termine.
Non si può non leggere questa esperienza alla luce del cammino indicato da S. E. Monsignor Mario Russotto, vescovo di Caltanissetta, che per l’anno pastorale in corso ha voluto rilanciare – con chiarezza e determinazione – l’appello di Papa Leone XIII, contenuto nella lettera Illo uno unum: unione tra i laici, corresponsabilità nella missione della Chiesa, apertura concreta alla collaborazione tra realtà diverse.
Quello che a Caltanissetta si sta vivendo in questi giorni non è solo un Grest. È un modello di cooperazione tra parrocchie, scuola e istituzioni, che funziona perché è fondato su rapporti veri, condivisi, costruiti nel tempo.
Nessuna rivoluzione, nessun evento eclatante. Solo un grande lavoro di squadra, che mette al centro le persone, soprattutto i più giovani. E in un’estate in cui il mondo sembra correre da tutt’altra parte, questo conta. Eccome”