Un numero doppio della rivista Studi Storici Siciliani, presentato a Caltanissetta mercoledì 11 giugno, alle 17,30 nella Sala convegni di Sicilbanca (via F. Crispi, 25), che raccoglie 31 saggi di storici accademici e studiosi siciliani sul quinquennio 1943-1947 quando, a cavallo tra la seconda guerra mondiale e l’Italia repubblicana, la Sicilia usciva definitivamente dal feudalesimo e viveva da protagonista le vicende politiche ed economiche di un Paese che si liberava faticosamente dal fascismo.
E’ la Sicilia “liberata” nell’estate del ’43, primo territorio europeo sottratto al nazifascismo, la Sicilia del separatismo, in cui riemergeva la mafia, “sommersa” negli anni della dittatura, la Sicilia che “precorre” gli eventi e i processi che avrebbero investito l’Italia subito dopo, la Sicilia che trova la sua “forma” istituzionale nell’Autonomia speciale, la Sicilia della prima “strage di Stato” a Portella della Ginestra, che chiude nel sangue dei contadini il quinquennio della “transizione”.
Ne parleranno nell’incontro dell’11 giugno, dopo il saluto istituzionale di Giuseppe Di Forti, presidente di Sicilbanca, Gero Di Francesco, condirettore della rivista, Fiorella Falci, Filippo Falcone, Sonia Zaccaria, conclusioni del prof. Marcello Saija, docente universitario e condirettore della rivista. Moderatore l’avv. Sergio Iacona.