STORIA DELLA COPPA NISSENA: LA RIPRESA NEL DOPOGUERRA

Calogero Ariosto
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Sarà alla sua 69^ edizione la Coppa Nissena che domenica 15 settembre si disputerà sul percorso che dal ponte Capodarso giunge alle porte del Villaggio Santa Barbara. L’appuntamento, oggi prova di Campionato Italiano di velocità in salita, è l’erede delle tre edizioni “pioneristiche” tenute dal 1922 al 1924. Da lì una lunga pausa.

Bisogna attendere la fine del secondo conflitto mondiale per la ripresa della competizione nissena.

Già nel 1948 il barone Giovanni Barile, giovane segretario del comitato organizzatore delle prime tre edizioni, vuole un circuito cittadino per le vie del centro della città, con partenza davanti il giardino del Grand Hotel Concordia-Villa Mazzone, ricalcando l’idea del più celebre Circuito di Monaco-Montecarlo.

Si sarebbe chiamata “IV Coppa Nissena-Trofeo Albino Ferrara”, in onore del giovane pilota nisseno, perito a Cisterna di Latina nel 1937 durante il viaggio che da Milano lo stava portando a Palermo per disputare la Targa Florio.

Arenatasi l’idea, il giovane patrizio non si dà per vinto e appena un anno dopo pensa a una cronoscalata che dal Ponte di Capodarso, per oltre dieci chilometri lungo la “statale agrigentina” si fermerebbe alle porte della città.

Il clima non sembra essere dei più favorevoli. Il calendario varato dalla Commissione Sportiva Automobilistica Siciliana (CSAS), la potente federazione automobilistica siciliana in mano a Vincenzo Florio non prevede alcuna data per una competizione automobilistica a Caltanissetta. Tutti i fondi sono stati destinati per le gare in calendario e fra le cronoscalate la più celebre è la Catania-Etna.

Barile però riesce ad ottenere la data dell’11 settembre. La competizione sarà riservata alle categorie delle Sport e delle Turismo Nazionale.

Ad agosto giunge l’approvazione del regolamento di gara. Arriva il patrocinio dell’Assessorato Regionale al Turismo, tramite l’E.P.T di Caltanissetta.

Numerosi e ricchi i premi messi in palio da ditte e privati, che si vanno ad aggiungere a un montepremi non eccelso della manifestazione. Le iscrizioni si ricevono presso l’ACI di Caltanissetta e presso la sede della C.S.A.S a Palermo.

Come sarà atteggiamento consueto negli anni a venire, quando qualcosa si è faticosamente avviato tutti si accostano all’iniziativa, la manifestazione riceve adesso l’appoggio delle autorità politiche.

Si costituisce un Comitato d’Onore di gran rilievo presieduto addirittura dal Presidente della Regione On. Franco Restivo e di cui fanno parte altresì il Vice Presidente l’On. Giuseppe La Loggia, l’On. Gaetano Drago, S.E. Mons. Giovanni Iacono, Vescovo di Caltanissetta, S.E. il Prefetto Dott. Federico Lo Monaco, il Delegato Regionale all’Amministrazione Provinciale il Grand.Uff. Francesco Fiandaca, il Sindaco di Caltanissetta il Dr. Pietro Restivo, il barone Giovanni Barile di Turolifi, il principe Raimondo Lanza di Trabia, presidente della CSAS, l’Avv. Pasqualino Vassallo Jnr. presidente dell’EPT nisseno e il dr. Ferdinando Sciascia, direttore dell’ACI di Caltanissetta.

Pochi eventi avranno un tale parterre de roi.

E’ il Giornale di Sicilia di venerdì 9 settembre 1949 a dare notizia della ripresa della competizione: “Vivissima è l’attesa negli ambienti sportivi nisseni per l’annunziata corsa di velocità in salita Capodarso-Caltanissetta, valevole per il Campionato Regionale CSAS (Commissione Sportiva Automobilistica Siciliana). Finalmente dopo tanto silenzio e tanta attesa Caltanissetta sarà sede di una gara automobilistica che si prevede fin d’ora interessante, sia per le caratteristiche del percorso che per il numero dei partecipanti. Numerosi e ricchi i premi messi in palio da ditte e privati fanno degna cornice alla gara stessa. La Capodarso-Caltanissetta continua la gloriosa tradizione motoristica nissena che, per questa prima tappa di rinascita trarrà lo spunto per giungere a più ambite ed eccelse vette. Fra gli iscritti troviamo già importanti nomi quali Bracco, Placido, M.T. De Filippis, Musumeci, Pucci, La Motta. Tra i nisseni Baglio, Tornatore, Lo Monaco, Scarantino. Procede attivamente la fase organizzativa, in cui, oltre all’ACI nisseno, si è particolarmente distinti l’EPT diretto dal dinamico dott. Carmelo Basile”.

Nulla di nuovo sotto il sole. Sarà’ il barone palermitano Luigi Bordonaro e la sua Ferrari 166 SC a cogliere la vittoria assoluta.

Alla partenza anche una donna, la baronessa napoletana Maria Teresa De Filippis, che si piazza seconda nella classe sport fino a 750 cc. su una Urania.

Qualche anno dopo correrà anche in formula uno nel Campionato Mondiale Piloti, guidando la Maserati 250 F, modello con cui nel 1957 il grande Juan Manuel Fangio si era laureto Campione del Mondo .

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