DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE SUL CIRCUITO PIU’ FAMOSO DEL MONDO: INTERVISTE E SPLENDIDE IMMAGINI
E’ mattino presto. Davanti allo specchio ci stiamo sbarbando. Caffè e doppia colazione. Saliamo in macchina con un amico. Imbocchiamo l’autostrada (si fa per dire) per Palermo. Siamo diretti sui luoghi di transito della Targa Florio Classica 2024.
Nulla a che vedere con la gara di velocità su strada, corsa sino al 1977. Diversa dalle rievocazioni con formula “rally”, con trasferimenti e prove speciali degli anni ‘80/2000.
E’ tuttavia un grande evento sportivo-culturale cui non si può mancare.
Raggiungiamo Scillato con la rocca di Caltavuturo sullo sfondo e la valle del fiume Himera a fare da cassa di risonanza ai rombi delle vetture che si annunciano da lontano.
Siamo sulla salitina dopo l’innesto che dall’autostrada Palermo-Catania ci porta alle, oggi preziose, sorgenti di Scillato che prendono il nome di Agnello, Bosco e Golfone.
Ci fermiamo nei pressi del primo cartello giallo che segna l’inizio del tratto cronometrato di gara.
Per prime arrivano le Ferrari del “Tribute”. Sono vetture moderne condotte dai proprietari che non possono essere definiti dei giovanotti, accompagnati da eleganti dame curate e accurate. Della gara non si interessano granché ma i loro passaggi con il rombo Ferrari non passano inosservati.
Qui incontriamo Xavier, un simpatico ragazzo tedesco, al seguito della carovana delle rosse di Maranello. Chiediamo cosa gli piace della manifestazione. Ci risponde in un italiano scolastico ma fluente: “Sono belli i luoghi. Sono incantevoli. La gente è cordiale e accogliente ma soprattutto è magnifica l’aria pulita di queste montagne. La luce è unica, è limpida, chiara, brillante”. Nessuna nota sulla manifestazione.
Salutiamo il nostro nuovo amico “ecologista” e ci spostiamo più su verso il bivio per Polizzi Generosa.
Raggiungiamo il secondo cartello giallo che annuncia la prova di precisione “Polizzi”. Qui attendiamo l’arrivo delle vetture storiche che competono veramente per la Targa “Classica”.
Tra i primi arriva il nostro vecchio amico Mario Passanante già campione italiano della specialità. Lo naviga egregiamente Mario Molgora. Gareggiano con una Fiat 508 C. Ci saluta sbracciandosi. Chiediamo qualche battura sulla gara: ”Ieri è stata una tappa tiratissima. I tratti di trasferimento prevedevano tempi davvero risicati. Pur rispettando la media imposta, ci siamo dovuti impegnare non poco. Ma è il bello della gara. Oggi speriamo di migliorare le nostre prestazioni”. Lo salutiamo e lo lasciamo al cimento della competizione.
Ecco arrivare un altro dei pretendenti alla vittoria, anche lui nostro amico. E’ Giovanni Moceri, già vincitore della rievocazione della Mille Miglia, con la graziosa Valeria Dicembre su una Lancia Aprilia.
Ci conferma i tempi stretti del giorno prima. Ci assicura però che oggi è un altro giorno e la partita è tutta da giocare.
Ancora un altro equipaggio protagonista della gara. Sono Roberto Crugnola e Annalisa Mentasti sulla loro Fiat 508 C. Chiediamo a Roberto le sue impressioni sulla gara. Evita di commentare le pur sue buone prestazioni e brevemente ci dice che è entusiasta del paesaggio, del clima e dell’aria delle Madonie.
Ci appare contento. Ci lasciamo con un “In bocca al lupo”. Si avvia sul tratto di gara, battendo la cadenza necessaria per affrontare i punti cronometrati.
Ci imbattiamo in una coppia australiana su una splendida vettura inglese, chiediamo un commento. Ci rispondono con un sorriso a trentadue denti: “Beatiful landscape. Goergoeus race. Tuttooo Bellissiiiimoooo”.
Il carosello delle vetture affascina e ci affascina. Incontriamo una hostess degli sponsor della manifestazione. E’ entusiasta anche lei delle Madonie che offrono uno spettacolo davvero pregevole. La luce del mattino è davvero splendente. Attende una vettura Sport degli anni ’30 per un momentaneo set fotografico.
Ne approfittiamo anche noi per qualche scatto. Adesso i passaggi si susseguono a ritmo serrato. E’ una veloce parata di Porsche, Lancia, Alfa Romeo, Aston Martin, Fiat “Coppa d’Oro”, Ferrari, Ford, Bugatti, Osca, Jaguar, Maserati.
All’equipaggio di quest’ultima – una Maserati A6 CGS – chiediamo qualche nota sulla vettura. Ci dicono che è l’esemplare che ha corso la vera Targa Florio nel 1955, condotta da Maria Teresa de Filippis, unica donna in quegli anni a gareggiare in formula uno. Ammiriamo la vettura. Ci sorprende per il suo buonissimo stato.
Arriva il presidente dell’Automobile Club di Milano, Geronimo La Russa. Domandiamo un suo parere sulla manifestazione. “E’ bellissima. Bei posti. Aria pulitissima. Luce splendente. Un parco vetture da “giocarsela” con la Mille Miglia e qualche altra manifestazione prestigiosa”.
Più discreto Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Automobile Club d’Italia che ci lascia con un “E’ un bellissimo evento”.
Lasciamo scorrere i passaggi degli altri concorrenti. Saliamo sul nostro Suv per raggiungere il fine prova e poi la località di Calcarelli, dove ai concorrenti vengono offerti buonissimi cannoli ripieni di crema di ricotta. Vengono dati anche a noi. Non ci lasciamo pregare.
Raggiungiamo infine il bivio per Castellana Sicula, dove le grida e gli applausi di bambini sorridenti salutano il passaggio dei concorrenti. Qui finisce l’odierno nostro viaggio al seguito delle vetture della Targa Florio Classica 2024. Stasera verrà stilata la classifica generale dopo altre 68 prove di precisione e di media oraria, aggiunte alle 90 della giornata di ieri.
Appuntamento a domani sul IlCaffèQuotidiano.online per il commento finale

























