“Sopra ogni peso”, la storia straordinaria della donna nissena che ha iniziato la storia della pesistica femminile

fiorellafalci
fiorellafalci 395 Views
5 Min Leggere

Ha fatto a pezzi il “soffitto di cristallo” a colpi di bilanciere con strappo e slancio: Concetta Pilato, la donna nissena che ha aperto le porte della pesistica alle donne italiane ed europee, protagonista di una storia da film, oggi raccontata in un libro, “Sopra ogni peso: la vita straordinaria di una donna nella pesistica” che si presenta a Caltanissetta venerdì 6 dicembre, alle 18, nella sala degli Oratori di Palazzo Moncada.

Il cerchio si chiude in pochi metri nel centro storico: a pochi passi dal palazzo Moncada, in via Nino Bixio, una strada in salita ripida e scale nel cuore della Saccara, in miniatura come la scalinata di Rocky Balboa a Philadelphia, si apriva la porta gialla della palestra di Ettore Pilato, il padre di Concetta, figura storica dello sport nisseno, che allenava ragazzi alla pesistica e li educava contemporaneamente alla disciplina, al rispetto delle regole, alla lealtà e al rispetto dell’altro che sono i valori fondativi dello sport.

I ragazzi che nella Caltanissetta degli anni ’70, che abbandonava il centro storico e l’economia del lavoro per trasferirsi nelle nuove periferie borghesi della citta dei servizi, rischiavano di rimanere stritolati dall’emarginazione.

Concetta bambina comincia ad osservare e ad allenarsi, insieme a suo fratello Luigi, nella palestra del padre, che non fa differenze tra lei e il fratello, pur sapendo che in quegli anni la pesistica era uno sport esclusivamente maschile, senza competizioni né classifiche per le donne.

Questi anni di allenamento e di formazione, completamente motivati dalla passione, senza interesse competitivo, irrobustiscono la motivazione e la determinazione di Concetta, fino al giorno della svolta. A Roma, ai Giochi della Gioventù, nell’estate del 1986, è invitata dalla Federazione Pesistica ad aprire con una dimostrazione i giochi della pesistica maschile, nella cornice magnifica e solenne dello Stadio dei Marmi.

Concetta ha 12 anni, una lunga treccia bruna e un body rosa con cui si presenta, impugna il bilanciere con determinazione e lo solleva con lo strappo “con tecnica e grazia allo stesso tempo” come scrive nel suo libro, nel silenzio surreale di un pubblico che non aveva mai visto una donna sollevare dei pesi, e che esplode in una standing ovation quando il bilanciere tocca finalmente terra.

Da quel giorno comincia la storia della pesistica femminile, l’anno dopo si aprono le classifiche delle competizioni alle donne, prima in Italia e poi si adegua il regolamento anche della Federazione Internazionale.

Per Concetta Pilato arrivano i risultati importanti, i titoli e i primati, nazionali ed europei, e tante altre ragazze, da ogni angolo dell’Italia, seguono il suo esempio e il suo coraggio e in pochi anni la pesistica femminile si afferma, fino alle Olimpiadi, dove due pesiste nissene, anni dopo, Jenny Pagliaro ed Eva Giganti, arriveranno a gareggiare, sul tetto del mondo.

Il mondo dello sport deve a Concetta Pilato questa pagina nuova della sua storia, e tutte le donne le devono uno “strappo” decisivo al sistema dei pregiudizi e degli stereotipi che per secoli le hanno imprigionate in un’immagine di fragilità/inferiorità fisica che ha negato loro, con questo finto alibi, l’accesso libero a tutti i campi della vita sociale, come nello sport.

Concetta Pilato oggi è una docente, un’educatrice, una madre di tre figli, e ha continuato una genealogia femminile che ha cominciato sua madre, Teresa Montalbano, che è stata la prima donna arbitro di pesistica, e sua figlia, Maria Teresa Cirasa, che ha scritto il libro insieme a lei, ne continua l’impegno.

La loro storia è un’esperienza preziosa che la società deve conoscere, ricordare, valorizzare e far proseguire, perché è una dimostrazione concreta di come niente sia impossibile per le donne, con i fatti e non con i proclami.

Venerdì 6 dicembre Concetta Pilato e Maria Teresa Cirasa presenteranno alla città il loro libro a Palazzo Moncada insieme alle curatrici editoriali, le proff. Enza Spagnolo e Maria Luisa Macaluso.

I passi avanti delle donne e i pesi che riescono a sollevare sono progressi per tutta la società, la liberano dai pregiudizi e dalle paure, la fanno progredire, la aprono al futuro, la nutrono di positività. Fanno crescere tutti.

Condividi Questo Articolo