Acqua: siamo alla guerra tra poveri. Siamo agli sgoccioli

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dal prof. Leandro Janni presidente di Italia Nostra Sicilia riceviamo e pubblichiamo:

Mille cittadini di cinque Comuni della provincia di Enna, capitanati dai sindaci, hanno occupato la
diga Ancipa e bloccato la condotta per Caltanissetta.
“Avevamo avvisato la cabina di regia che se
non avesse staccato il collegamento verso i centri abitati del nisseno lo avremmo fatto noi. E lo
abbiamo fatto. Abbiamo chiuso la condotta verso Caltanissetta e San Cataldo”.

Parole del parlamentare regionale e componente della giunta comunale di Troina Fabio Venezia. “Chiediamo
che la cabina di regia convochi qui, a Troina, una riunione. Noi da qui non ci muoveremo”, incalza
Venezia che aggiunge: “Era stato, assicurato che dal 15 novembre 2024 l’Ancipa avrebbe dato
esclusivamente acqua ai cinque comuni, tagliando fuori le zone del Nisseno. Ma la diga ha
continuato a servire i comuni di Caltanissetta e San Cataldo i cui pozzi non sono ancora in
funzione. Rimangono da utilizzare solo circa 150 mila metri cubi di acqua che bastano forse per
altri sei giorni”.
In ordine alla clamorosa protesta dei sindaci e delle popolazioni dell’Ennese e alle infuocate parole
del deputato regionale Fabio Venezia, risponde il coordinatore della cabina di regia sull’emergenza
idrica e capo della Protezione civile regionale, ing. Salvatore Cocina: “Sulla vicenda
dell’erogazione dell’acqua dell’Ancipa ai comuni dell’Ennese e del Nisseno, la Regione ha agito
come un ‘buon padre di famiglia’, con l’obiettivo di salvaguardare tutti i cittadini colpiti da una crisi
idrica senza precedenti”.
Che dire? Siamo alla guerra tra poveri. Siamo agli sgoccioli. Abbiamo toccato il fondo? Mah!
Comuni che si fanno la guerra tra di loro per avere l’acqua residua dell’Ancipa. La promessa acqua
dei pozzi del Nisseno – da parte del sindaco di Caltanissetta Walter Tesauro – si disperde
inesorabilmente a causa di condutture colabrodo. Insomma, la situazione è grave, molto grave e
appare fuori controllo. Uno stato delle cose che è destinato ad aggravarsi perché, a quanto pare,
tra qualche settimana anche Palermo sarà nelle condizioni di Caltanissetta ed Enna. Tutto questo,
lo ripetiamo ancora una volta, a causa della sconcertante, permanente inerzia e degli errori della
Regione Siciliana.
Inerzia ed errori, ingenti risorse economico-finanziarie disperse nel nulla che
hanno condannato l’intera Isola a sprofondare in una crisi davvero preoccupante. In diciassette
anni la Sicilia ha investito oltre due miliardi contro la siccità ma l’Isola è a secco. E adesso il
presidente della Regione Schifani valuta di affidarsi alle autobotti dell’esercito.
Prof. Leandro Janni, presidente regionale di Italia Nostra Sicilia

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