Di Cristina e Fava nuovi assessori al Comune di Gela

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SI IRROBUSTISCE L’INSEDIAMENTO DEL PD GELESE NELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

Sono Giuseppe Di Cristina e Giuseppe Fava i due nuovi assessori al Comune di Gela, subentrati ieri 15 ottobre agli uscenti Giuseppe Arancio e Giuseppe Favitta, dimessionari, dopo pochi mesi di amministrazione, rispettivamente per motivi personali e di lavoro.

I nuovi assessori, entrambi del Partito Democratico, sono stati presentati dal Sindaco Terenziano Di Stefano nella conferenza stampa che ha preceduto la prima riunione della Giunta rinnovata, unitamente al ringraziamento rivolto agli assessori uscenti, di cui il Sindaco ha apprezzato il lavoro “con abnegazione e professionalità in un contesto complicato ed in settori che hanno richiesto tanto impegno”.

Le deleghe assessoriali sono state così rimodulate. Giuseppe Fava: Ambiente, Attuazione Pudm, Acque reflue, Attività portuali; Peppe Di Cristina (già Segretario provinciale del PD): Sport e turismo, Politiche giovanili, Affari Generali, Rapporti con i Comitati di Quartiere, Fua.

Inoltre per l’assessore Viviana Altamore anche delega allo Spettacolo e per Valeria Caci Distretto socio sanitario e Piani di Zona.

Si irrobustisce così la presenza del PD gelese in amministrazione. L’alleanza con il Movimento 5 Stelle, che ha portato la coalizione di Terenziano Di Stefano a conquistare il Comune, ha rilanciato il Partito Democratico, da diversi anni in difficoltà, lacerato dalle diatribe interne, che aveva perso pezzi importanti del proprio insediamento sociale con la nascita del movimento PeR guidato da Miguel Donegani e nelle ultime regionali aveva perso il proprio parlamentare all’ARS, per cinque legislature, un quarto di secolo, rappresentato da Lillo Speziale, ancora “grande vecchio” della politica provinciale

La nuova rappresentanza istituzionale, in questo contesto, è l’espressione del gruppo dirigente storico, gli Speziale’s Boys di seconda generazione, strutturati per costruire un insediamento politico robusto e di prospettiva, saldamente funzionale ad una geopolitica provinciale che vede la sinistra insediata nella zona meridionale intorno a Gela e il centro-destra più saldamente radicato nel nord, capoluogo e Vallone, quasi con un tacito patto di spartizione dei territori politici, concordato come sistema di stabilizzazione funzionale della politica dei Palazzi.

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