La maglia della Nissa con il n. 1 per il sindaco Walter Tesauro: si è concluso così l’incontro dell’amministrazione comunale nell’aula consiliare con i dirigenti ed i giocatori della Nissa F.C. guidati dal Presidente Luca Giovannone. Si potrebbe cogliere un filo di malizia nell’assegnazione del numero: il numero 1 è infatti tradizionalmente assegnato ai portieri titolari, e al sindaco Tesauro quindi l’augurio di riuscire a “parare” tutti i tiri e difendere la porta cittadina.
Dopo la presentazione pubblica del 21 agosto, in apertura del Settembre Nisseno, l’invito alla squadra cittadina, promosso da Vincenzo Cancelleri, consigliere comunale e dirigente marketing della Nissa F.C. nella sede istituzionale per ricevere un augurio di “buona stagione” e un ringraziamento per l’impegno investito e l’entusiasmo profuso non soltanto nella stagione precedente ma anche in quella che sta per iniziare.
Dopo una stagione da record conclusa con la vittoria del campionato di Eccellenza, la Nissa riparte con entusiasmo dalla Serie D e scenderà in campo con il Capitano Santo Privitera, i giocatori Alessio Mannina, Mohamed Mansour, Dario Neri, Cosimo Pagano, Riccardo Rotulo e Bubacar Samakè, Gabriele Scaletta e Gaston Semenzina. Con loro, a bordo campo, non mancherà il supporto e il consiglio dell’allenatore Nicolò Terranova e del team manager Alessandro Bonanno.
“Il percorso che stiamo per intraprendere è tutto in salita – ha spiegato il mister Nicola Terranova -. Siamo alla prima esperienza in serie D ma questo non ci scoraggia né ci penalizza di fronte alle altre squadre perché abbiamo giocatori forti, pieni di grinta e pronti ad accogliere la sfida. La differenza, nel rettangolo verde, la farà la coesione del gruppo”.
“È un onore per noi essere invitati qui, a Palazzo del Carmine, per conoscere la Giunta del Sindaco Tesauro e i consiglieri comunali – ha commentato il Presidente Luca Giovannone -. Conosco le difficoltà che troveremo nel nostro percorso ma questo non mi spaventa. Sono un imprenditore e da anni lavoro in questo settore. Ho voluto mettere a disposizione della squadra di Caltanissetta le mie abilità professionali perché sono convinto che la vittoria di una società sportiva non si ferma nella conquista della coppa – oggi eccezionalmente esposta in aula consiliare – ma si estende all’esterno dello stadio ed è capace di creare un indotto orientato allo sviluppo socio economico che parte dalle attività commerciali locali e si estende oltre i confini cittadini. Per le altre squadre siciliane siamo diventati un modello virtuoso da prendere ad esempio e l’abbiamo confermato mostrando una solidità economica che consente di pagare in anticipo gli stipendi, individuare partner commerciali affidabili e costruire un sereno rapporto con i tifosi. Ammiro i dirigenti e i giocatori per aver accolto questa sfida”.
“Lo sport è ambizione e voglia di vincere ma dietro questa facciata ci sono tanti altri valori che accomunano tutte le discipline – ha commento l’assessore allo sport Salvatore Petrantoni -. Come amministrazione comunale vogliamo incoraggiare questo orientamento facendo passare il messaggio che lo sport è, innanzi tutto, divertimento e tutti, dai dirigenti ai tifosi, dobbiamo promuovere questa visione. La Nissa FC è una società seria e come amministrazione saremo sempre al suo fianco per collaborare come necessario per garantire lo svolgimento di queste manifestazioni con serenità e spensieratezza. Questa è la base per far raggiungere traguardi importanti”.
“Lo sport è momento di aggregazione e coesione – ha concluso il sindaco – Come amministrazione ci siamo ripromessi di dare la giusta attenzione a tutti gli sport a prescindere dalla disciplina seguita perché consente ai giovani di formare la propria personalità, crescere con i valori di condivisione, coesione e fair play. Non si gioca solo per vincere ma per superare i propri limiti e i giocatori della Nissa sono consapevoli di avere questa influenza e questa responsabilità nei confronti dei giovani di Caltanissetta. Loro sono seguiti e presi come un buon esempio. L’identità della nostra città si costruisce anche stringendosi attorno ai suoi protagonisti”.

