L’Università e le inspiegabili amnesie del Sindaco Tesauro

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Il Progetto Università potrebbe essere un percorso realistico di sviluppo del nostro territorio, peraltro già implementato dagli ultimi anni di lavoro del Consorzio Universitario, che ha portato da tre a sette i corsi di laurea, con un potenziamento dell’area delle discipline della salute e del benessere, con molta fatica e molta competizione con le altre sedi di Trapani e Agrigento, anch’esse poli decentrati di UniPa.

Da quasi un anno tutto è fermo, in attesa della nomina del nuovo Presidente del Consorzio da parte del Presidente della Regione, in sostituzione dell’avvocato Walter Tesauro dimessosi per candidarsi a Sindaco di Caltanissetta, che in questa nuova veste istituzionale ha tenuto per sè la delega assessoriale all’Università, proprio in nome della continuità con il lavoro che in tre anni era stato prodotto.

Ma emerge sempre più inequivocabilmente un paradosso, insiegabile: l’amnesia da parte di Walter Tesauro e l’assoluta immobilità del Comune rispetto ad una serie di passi che da Presidente del Consorzio aveva caldeggiato e per i quali si era speso; quasi uno sdoppiamento della personalità.

Ci riferiamo per esempio all’ultima questione sollevata da una interrogazione dell’opposizione: nell’edificio della ex scuola media “Capuana” un intero piano è ancora occupato dal CPIA, nonostante da tre anni il Comune ne abbia deliberato il trasferimento e abbia messo a punto due nuove sedi alternative, nelle scuole di S. Flavia e di S. Giusto. Ora è compito del Comune rendere effettiva la delibera, fissare un termine perentorio per il trasferimento e, se del caso, organizzare il trasloco (anche attribuendone le spese all’Ufficio Scolastico regionale da cui il CPIA dipende o anche al Consorzio Universitario) per consentire la realizzazione dei lavori di ristrutturazione necessari ad ospitare le aule del corso di laurea in medicina, almeno da settembre.

Ci riferiamo alla cessione in comodato d’uso gratuito all’Università di Palermo dei locali di via Re d’Italia e di via Real Maestranza perchè l’Università possa curarne la manutenzione e la gesione: la bozza da sottoporre alla firma del Rettore e del Sindaco è stata predisposta da un anno ma la firma necessaria non è ancora stata apposta.

Ci riferiamo alla questione della Mensa universitaria in centro storico: nessun passo per acquisire in affitto i locali di fronte al Municipio e invece un affidamento ad un operatore esterno lontano dalle sedi universitarie, con una complicata, recente, distribuzione in diverse sedi, come soluzione provvisoria e sicuramente inadeguata a fare del servizio mensa anche una occasione di socializzazione per gli studenti e di rigenerazione del centro storico.

Ci riferiamo alla sorte dell’edificio di via Pugliese Giannone, ex Carcere borbonico, i cui lavori di ristrutturazione, già finanziati e operativi, potrebbero consegnare alla città una sede prestigiosa per un corso di laurea in Scienze eno-gastromiche, più volte promesso dal rettore  di UniPa Midiri, di cui si sono perse le tracce (ma che nel frattempo è stato assegnato al polo di Trapani).

Ci riferiamo alla disponibilità dell’edificio dell’ex Ospedale Vittorio Emanuele, su cui esiste vigente un vincolo di destinazione urbanistica a sede universitaria, che sembra ormai definitivamente abbandonato all’uso amministrativo dell’ASP di Caltanissetta, senza che il Comune abbia espresso la volontà di far valere il vincolo e utilizzare almeno in buona parte i locali.

Francamente non comprendiamo le ragioni di questa completa rimozione rispetto a questioni che avevano visto indubbiamente molto attivo l’avv. Tesauro come Presidente del Consorzio Universitario e che adesso lo vedono assolutamente silente come Sindaco (socio di maggioranza del Consorzio) e come assessore con delega all’Università.

Sarà la sindrome dell’autolesionismo che permane endemica, ormai da alcuni decenni, nella maggioranza dei nisseni e che il primo cittadino, per essere rappresentativo, si è trovato ad assimilare?

Saranno le preoccupazioni incombenti per la elezione del Presidente della Provincia, che vede l’avv. Tesauro candidato in prima persona, in contrapposizione con le altre forze del centro-destra provinciale e regionale?

Sarà una difficoltà, già clamorosamente evidente in altri settori dell’Amministrazione, a dirigere l’apparato burocratico del Comune verso la realizzazione tempestiva degli obiettivi di programma su cui è stato chiesto (e ottenuto) il voto ai cittadini nisseni?

Ci auguriamo che questa dissociazione tra impegno passato e governo presente venga quanto prima ricomposta, e che finalmente, dopo quasi un anno di amministrazione, il Comune torni ad essere, come era stato con l’amministrazione di Roberto Gambino, il motore del Consorzio universitario e del progetto università.

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