Monumento Celeste: la Torre RAI ritrovata

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Sant’Anna Accesa: l’ultimo atto di Francesco Guadagnuolo, trasforma la Torre RAI in spazi musicali di
luce e memoria

da Osservatorio di arte contemporanea riceviamo e pubblichiamo:

Caltanissetta, 1 luglio 2025, giorno in cui l’alba poteva essere inghiottita da ruspe e montagne di polvere: il cantiere avrebbe tentato l’abbattimento della Torre di Caltanissetta, l’artista Francesco Guadagnuolo si è apprestato a posare l’ultimo tratto di pennello sulla sua tela più ambiziosa.

Non una tela qualunque, ma una parete di cielo, sospesa fra nube e speranza, perché il TAR – sollecitato dalle proteste cittadine – ha bloccato i lavori e ha fissato, al prossimo 18 luglio, l’udienza che deciderà del futuro della Torre. È in questa sospensione, fra il rischio di crollo e il balenio del possibile, che Guadagnuolo ha voluto testimoniare il suo omaggio.

Al centro dell’opera, dal titolo: “Monumento celeste: la Torre RAI ritrovata” (130 x 35 cm) svetta nella collina Sant’Anna, come un monolite di ferro colmo d’eco, la sua silhouette scavata dai fasci di luce programmati a intervalli regolari: archi luminosi che percorrono i tiranti come spartiti cosmici, un concerto silenzioso che risuona nella notte. Ai piedi dell’ossatura metallica, una terrazza immaginaria con una donna siciliana avvolta in uno scialle nero che rappresenta il passato e il presente costituito da due piscine specchianti, una discoteca e un palco per concerti per i giovani, concepite come spazio di festa ma anche di riflessione, con un museo contiguo che racconta – attraverso pannelli multimediali – le storie di zolfatari, agricoltori, ingegneri, architetti, artisti e poeti italiani, popolando l’installazione di voci e volti che hanno forgiato la nostra identità della grande Sicilia, con un rientro anche economico.

In quest’abbraccio tra memoria e innovazione, Guadagnuolo accende la Torre, trasformandola
in un museo a cielo aperto e in una meta turistica unica nel Mediterraneo.

Sul cielo agitato di Sant’Anna, fra sprazzi di azzurro e nuvole in fuga, campeggia in alto la bandiera tricolore: non un segno di possesso, ma un vessillo di speranza e di Pace. Un richiamo a preservare quel monumento non come rudere del passato, ma come faro per il domani di Caltanissetta. E mentre il 18 luglio 2025, il TAR pronuncerà il suo verdetto, la città saprà di non poter più ignorare il potenziale di questa Torre: un progetto di rigenerazione capace di coniugare cultura, intrattenimento e memoria, e di accendere una nuova luce nel cuore della Sicilia.

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