Costanza Petitto, studentessa di secondo anno del Liceo “R. Settimo” ad indirizzo artistico audiovisivo multimediale, diretto dalla prof. Loredana Schillaci, ha vinto il primo premio al concorso “Sbam! Noi ci siamo”, promosso dalla Caritas diocesana di Caltanissetta, nell’ambito del progetto PEPE (Promuovere Engagement di comunità contro la Povertà Educativa) pensato per dare voce ai giovani per esprimere sentimenti, gioie e paure che, talvolta, non riescono ad esprimere.
Il concorso si è rivolto ai giovani del territorio, e fa parte di un progetto più ampio che punta a promuovere la loro soggettività e creatività, e ha adottato come titolo una delle affermazioni emerse da un questionario di indagine sociale che nei mesi scorsi è stato proposto a 545 adolescenti e giovani adulti, delineando una mappa socio-culturale di esigenze, aspirazioni, potenzialità espresse dai giovani che non vogliono rassegnarsi ad essere “invisibili”.
La giovane studentessa premiata ha proposto un video dal titolo “Uni-verso: l’uno verso l’Altro e verso l’Alto” che le ha permesso innanzitutto di partecipare ad uno stage professionale di alto livello.
La giuria, composta da Ivan Scinardo, direttore della sede Sicilia del Centro Sperimentale di Cinematografia della Scuola Nazionale di Cinema, dal pittore Salvatore Seme, dalla cantante Miele, dai musicisti Andrea Rodini e Lello Analfino, ha premiato Costanza Petitto con un buono da mille euro da investire nella propria formazione, da aggiungere a trecento euro che Costanza ha ottenuto come premio speciale della Giuria Young.
“Siamo tutti parte di un grande universo – ha detto Costanza al momento della premiazione, avvenuta il 7 dicembre 2024 al Teatro Regina Margherita, e dobbiamo renderci conto che, per dare un senso alla nostra vita, occorre che l’uno, il singolo individuo, debba volgersi verso l’altro, il prossimo, e verso l’Alto, verso Colui che ci ha insegnato ad essere fratelli. La sapienza del cuore sta nel saper coniugare questi due elementi e, tramite l’arte, che è in primis libertà, si potrà sempre donare qualcosa di sé agli altri e liberarsi dalla schiavitù dell’egoismo e del pregiudizio”.