Serradifalco riscopre le sue origini storiche; il 6 agosto, nel paese delle miniere e delle tradizioni, a cura della associazione Serra del Falco, si rievocherà l’arrivo, nel 1661, della statua del Santo patrono, San Leonardo abate di Noblac, con un corteo storico in costume che rappresenterà i baroni e i notabili che all’epoca accolsero il simulacro del Santo, scelto come protettore della comunità.
La storia di Serradifalco è legata alle licentiae populandi che nel corso del XVII secolo venivano concesse dal re per disseminare i feudi della Sicilia interna di paesi in cui i contadini potessero risiedere stabilmente. Nella parte nord della provincia di Caltanissetta, fino al ‘500 gli unici centri abitati erano Caltanissetta, Mussomeli e Sutera, all’inizio dell’800 ci sarebbero stati altri 15 comuni, nati proprio attraverso le licentiae populandi: l’auyoruzzazione al feudatario di fondare un nucleo abitativo e costruirvi una chiesa, dotandola di assistenza e dotazione materiale, quindi a popolare un territorio, con un modello urbano.
Serradifalco, che deve il suo nome ai falchi che nidificavano sulle alture rocciose al centro del feudo, che era appartenuto ai Moncada, venne costituita con licentia populandi concessa a Francesco Graffeo insieme al titolo di barone, il 16 dicembre del 1640.
Ma il nuovo barone era giovanissimo e di rappresentare i suoi interessi, si occupava la nonna, donna Maria Ventimiglia e Sarzana, alla quale la licenza concedeva la facoltà di riunire una nuova popolazione e costruire nuove abitazioni e utilizzare in esclusiva di tutte le risorse naturali del feudo.
Il 15 maggio 1652 il Feudo e il titolo di Barone di Serradifalco vennero venduti al palermitano Leonardo Lo Faso, primo barone di casa Lo Faso, che diede grande impulso allo sviluppo economico e demografico della nuova cittadina..
La famiglia Lo Faso era di origine lombarda. Il primo Lo Faso in Sicilia, Antonio, nel 1243 era stato nominato nominato da Federico II Governatore di Caltanissetta.
Si deve proprio ai Lo Faso la scelta del santo protettore, come era nelle facoltà dei possessori della licenza, così come la fondazione della chiesa madre e il suo corredo di paramenti e oggetti liturgici, tanto più preziosi quanto maggiore voleva essere il prestigio della casata.
Nel 1661 quindi, arrivava a Serradifalco la statua di S. Leonardo abate di Noblac, accolta con grande solennità dalla famiglia del barone, dai dignitari e da tutti i maggiorenti del paese. La chiesa madre, a lui dedicata, sarebbe stata costruita a partire dal 1740 e solo un secolo più tardi completata e consacrata nel 1845 da mons. Antonino Stromillo, primo vescovo di Caltanissetta, eretta a diocesi nell’anno precedente.
Il 6 agosto il corteo storico accoglierà la statua del Santo e la accompagnerà fino alla chiesa madre, dopo l’omaggio floreale della Città e la rievocazione della benedizione del simulacro, seguito da un gruppo pittoresco di sbandieratori in costume.
Valorizzare la memoria storica delle proprie comunità è la premessa indispensabile per la costruzione di un futuro possibile. Con un progetto adeguato e condiviso.