Scorta d’onore per l’arrivo di Simone Ventura a Caltanissetta, dove ha tagliato il traguardo del suo “Viaggio per un sorriso” qualche minuto dopo mezzogiorno di domenica 8 settembre: una delegazione di ciclisti della Federazione ciclismo, guidata dal presidente provinciale Massimo Gerbino ha accompagnato il giovane atleta nisseno negli ultimi chilometri, lungo la faticosa salita di Monte Capodarso (il percorso della Coppa Nissena) fino alla Badia, presso la sede del Vespa Club dove Simone è stato festeggiato con un tifo da stadio da amici ed estimatori della sua impresa di solidarietà.
Si è unito al settebello a pedali, con le maglie della Ciclistica Centro Sicula, anche un gruppo di motociclisti del Vespa Club nisseno, dove Simone è cresciuto nelle discipline motoristiche fino a conquistare nel 2017 il titolo di campione italiano di Gimkana under 18. Il rombo delle Vespe che seguivano la volata di Simone ha reso più festoso l’arrivo, dopo 1.500 km di percorso in solitaria attraverso l’Italia da Padova a Caltanissetta. “Simone è figlio del Vespa Club – ha dichiarato lo storico presidente Giuseppe Middione – e si è sempre distinto per educazione, passione ed equilibrio esemplari”.
Centrato anche l’obiettivo di solidarietà che ha qualificato l’impresa di Simone: raccolti oltre un migliaio di euro, e altri se ne stanno aggiungendo nelle ultime ore, che andranno alle associazioni di volontariato che assistono i bambini nei reparti pediatrici e gli anziani nelle case di riposo.
L’Amministrazione comunale ha voluto essere presente, con l’assessore alle sport Toti Petrantoni, che ha accolto con un abbraccio Simone e gli ha consegnato una targa-ricordo con l’apprezzamento dell’Amministrazione. “Simone ha compiuto un’impresa eroica – ha dichiarato l’assessore in un breve intervento di saluto – e per un fine nobile di solidarietà che qualifica ancora di più il suo coraggio, il suo mettersi in gioco anche per gli altri”.
Fortissima l’emozione dei genitori di Simone, Luciano e Roberta, che lo hanno riabbracciato dopo giornate di ansia, durante le quali hanno seguito virtualmente il loro ragazzo mentre percorreva strade sconosciute, con un bagaglio meno che essenziale e senza nessuna scorta in caso di problemi.
Emozionato anche il protagonista dell’impresa, nell’abbraccio della fidanzata Xenia, che aveva preparato dei pannelli fotografici esposti all’arrivo, con le immagini suggestive delle fasi più salienti del giro d’Italia in bici del giovane atleta nisseno.
Simone Ventura ha dimostrato come i giovani possano essere protagonisti di sfide inedite e importanti, affrontate con le loro sole energie, costruendo giorno dopo giorno i passaggi di nuove scoperte, con estrema libertà e autonomia, con pochissimi mezzi ma con tanta determinazione e capacità di sognare in grande.
Il “viaggio” era un sogno che Simone coltivava da tempo, mentre viveva l’esperienza del lavoro da tecnico delle telecomunicazioni in Veneto, dove abita da circa tre anni: è stata una sfida alle proprie energie e un incontro inedito con la natura nella sua variabilità, lontano dai percorsi conosciuti, affrontata mettendosi a confronto con se stesso, con i suoi pensieri e le sue riflessioni durante le faticose giornate ai pedali che lo hanno portato ad attraversare l’intera penisola.
Del resto, il suo motto preferito è “Tu sei il tuo unico limite”. E ha saputo dimostrare di saperlo superare.








