da Collettivo Letizia e PeR riceviamo e pubblichiamo:
Esprimiamo il nostro NO alla riorganizzazione della rete ospedaliera in discussione alla Regione Sicilia.“ Il taglio dei posti letto nella nostra provincia non fa altro che reiterare la negativa situazione delle nostre strutture rispetto alle medie italiane.
Basterebbe dare uno sguardo alle previsioni di legge applicate alla nostra realtà per accorgersi quanto siamo distanti da quelle.
In dettaglio noi abbiamo 573 posti letto per le acuzie, mentre ne sarebbero previsti 741:
abbiamo 49 posti letto per la riabilitazione, contro una previsione di 123:
abbiamo 15 posti letto per la lungodegenza mentre dovremmo averne 49.
Di fronte a tali indici, ripetiamo dettati da norme, non da nostri desideri, proporre una ulteriore decurtazione ci appare ingiusto nei confronti dei cittadini di questa porzione di terra, uno schiaffo dato a chi oggi soffre enormemente per la precarietà dell’offerta sanitaria, in conseguenza della quale è costretto ad aumentare la spesa personale o, peggio ancora, a rinunciare alle cure.
Non si può giustificare l’operazione riferendosi al calo della popolazione residente, giacché il calo non farebbe altro che avvicinare le nostre cifre medie a quelle nazionali, senza raggiungerle, per altro.
E nel particolare mancano indicazioni precise al futuro delle strutture ospedaliere minori, alle quali andrebbe data una precisa mission operativa, nel tentativo di potenziare i servizi territoriali.
Vien da domandarsi, solo per citarne uno, che fine ha fatto l’idea del Polo Oncologico per San Cataldo, con il potenziamento dei servizi di moderna radiologia e di moderne cure con Acceleratori lineari di ultima generazione.
Per questi motivi chiediamo al governo regionale di rimodulare la proposta, ascoltando le necessità vere della popolazione residente.
on Miguel Donegani segr. regionale e Salvatore Porsio segr. provinciale PeR
Gianfranco Cammarata, portavoce del Collettivo Letizia

