“Come eri vestita?” è la domanda classica di fronte ad una donna che ha subito violenza, è l’arma verbale dello stereotipo che punta a scaricare sulla vittima la “colpa” della violenza che ha subito.
È il titolo di una mostra che si inaugura il 25 novembre alle 10,30 a Palazzo di Giustizia di Caltanissetta, promossa dalla Commissione Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati insieme a “Libere Sinergie”, un’associazione nazionale impegnata nella sensibilizzazione al tema della violenza sulle donne.
L’origine di questa iniziativa sta in una mostra esposta negli Stati Uniti per la prima volta nel 2013, a cura del Centro di Educazione contro gli stupri dell’Università dell’Arkansas, insieme al Centro per la prevenzione e la formazione sessuale di Kansas. L’associazione “Libere Sinergie” l’ha portata in Italia, ridefinendola rispetto al contesto socio-culturale del nostro Paese, e dall’8 marzo del 2018 è stata esposta in tante città italiane, con il patrocinio del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
“Come eri vestita?” è stata (e purtroppo spesso è ancora) la prima domanda che risuona nelle aule dei Tribunali nei processi per violenza sessuale: per questo è particolarmente significativo che l’Ordine degli Avvocati di Caltanissetta abbia voluto promuovere questa mostra, inaugurandola il 25 novembre, a Palazzo di Giustizia, nella Giornata mondiale contro la violenza sulle donne.
All’evento inaugurale sono state invitate a partecipare le scuole superiori di Caltanissetta, con la lettura di elaborati, brani letterari, poesie, sul tema della Giornata da parte degli studenti.
La Mostra “Come eri vestita?” rimane esposta al palazzo di Giustizia dal 25 al 29 novembre.