EMERGENZA IDRICA: UNANIMITA’ IN CONSIGLIO COMUNALE

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Fair-play e unanimità nei lavori del Consiglio comunale del 19 settembre, su quattro mozioni presentate dall’opposizione in tema di emergenza idrica, votate e condivise da tutti i gruppi politici, dopo un inizio movimentato dal sit-in davanti al municipio organizzato dal Comitato Cittadino per l’acqua, che si è risolto in un incontro tra una delegazione dei manifestanti e i rappresentanti dell’Amministrazione.

Massicciamente presenti ai lavori del Consiglio i cittadini hanno sancito con la loro presenza un clima di impegno costruttivo tra tutte le componenti, politiche e sociali, della vita cittadina su una questione drammatica come l’emergenza idrica, che non avrebbe tollerato la manifestazione di divisioni e polemiche, col rischio di innescare ulteriori proteste ed uno strappo pericoloso tra cittadini e istituzioni su una questione fondamentale per la vita di tutta la città.

Le Mozioni sono atti di indirizzo che impegnano l’azione amministrativa anche nei confronti di altri soggetti, e nel nostro caso significa innanzitutto prendere posizione netta, nel merito delle questioni, nei confronti dei responsabili regionali sia politici che tecnico-gestionali.

Reggerà l’unanimità dei diversi gruppi politici? Reggerà di fronte al Governo regionale di centro-destra del presidente Schifani? Reggerà di fronte ai signori dell’acqua, Siciliacque e Caltaqua? Reggerà l’unanimità di fronte ai nodi decennali di una politica sciagurata in cui gli interessi privati hanno soffocato i diritti di tutti?

La questione dell’acqua per tutti e per sempre è il banco di prova decisivo non soltanto per la credibilità di qualunque amministrazione e di tutti i gruppi politici presenti in Consiglio comunale, ma è il limite dell’agibilità democratica della società cittadina, la verifica della legittimazione degli eletti da parte degli elettori, è il filo del rasoio su cui tentare di riportare alla democrazia del voto la maggioranza silenziosa e rassegnata che sempre di più non lo riconosce come strumento utile per una buona gestione del bene comune.

Non si possono fare errori su questo filo del rasoio. Non è una questione secondaria e non si può bypassare

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