Riceviamo e pubblichiamo la dichiarazione del Presidente ASE (Associazione Siciliana Editori) Salvatore Granata:
“Prendiamo atto con preoccupazione e rammarico, ma certo non con rassegnazione, che la Regione Siciliana nel momento in cui ha meritoriamente deciso di strutturare un provvedimento destinato a dare un po’ di ossigeno al settore boccheggiante dell’editoria, abbia concentrato esclusivamente la propria attenzione – e i 3 milioni di euro stanziati – sul sistema dell’informazione (giornali, radio, tv, web e agenzie di stampa) escludendo l’editoria libraria.
Siamo in presenza di una discriminazione decisamente inaccettabile nei confronti di una parte certamente non marginale della filiera dell’editoria siciliana che, paradossalmente, proprio in questi giorni sta moltiplicando i propri sforzi – in termini di energie professionali e risorse finanziarie impegnate – per contribuire a far conoscere alcuni degli aspetti più creativi e laboriosi della nostra regione dal prestigioso palcoscenico del Salone del libro di Torino.
Gli editori siciliani non accettano questa logica divisiva e ingiustamente penalizzante nei propri confronti, specialmente in una fase, come quella attuale, nella quale una delle principali “industrie” culturali del Paese, l’editoria libraria appunto, é alle prese con un radicale processo di rinnovamento che ha necessità di essere adeguatamente accompagnato dal sostegno pubblico in una logica di gioco di squadra che in questa occasione, però, la Regione sembra abbia scelto di lasciare nello spogliatoio”.
L’ASE Associazione Siciliana Editori si è costituita nel 1992 con l’obiettivo di promuovere, valorizzare e far conoscere gli editori indipendenti siciliani a un pubblico più ampio.
Attualmente aderiscono 22 editori, distribuiti in tutta la Sicilia, che impiegano un centinaio di addetti oltre l’indotto. L’ASE propone e auspica, da più di trent’anni, il varo di una legge regionale che normi organicamente le attività culturali della Regione.