14 Sindaci con fascia tricolore per la protesta “on the road” sulla viabilità nel Vallone: al km 142+200 della strada statale 121, si sono ritrovati domenica 13 ottobre, insieme a centinaia di consiglieri comunali, assessori, cittadini, per denunciare lo stato di impraticabilità della rete stradale della Sicilia interna, con strade chiuse al traffico, frane, smottamenti, invase dal fango ogni volta che piove.
Il km 142 della ss. 121 è un luogo simbolico: la strada è stata chiusa al transito con Ordinanza n. 24 del 16 novembre 1977, anche se i residenti dei comuni del Vallone sono costretti a percorrerla ugualmente, a loro rischio e pericolo, se sono pendolari e devono spostarsi in tempi ragionevoli verso il capoluogo o gli altri paesi.
Fino a tre anni fa l’ANAS provvedeva periodicamente a togliere il fango, poi non più, e i Sindaci hanno intenzione, se non si provvederà, di chiedere che venga tolta all’ANAS la titolarità della strada, in quanto, se ha ripulito abusivamente per quasi mezzo secolo ha prodotto un danno erariale, se invece non provvede più come dovrebbe compie un’omissione di atti d’ufficio, da perseguire.
Agguerriti ed esasperati gli amministratori pubblici dei Comuni che hanno organizzato la protesta: S. Cataldo, Serradifalco, Milena, Campofranco, Mussomeli, Sutera, Montedoro, Villalba, Vallelunga, Bompensiere, Acquaviva, Marianopoli, Resuttano, S. Caterina, Petralia Sottana e Butera.
Hanno discusso e sottoscritto un documento, da inviare al Presidente della Repubblica, Al Presidente del Consiglio dei Ministri, al ministro delle Infrastrutture Salvini e al ministro della Protezione Civile Musumeci, chiedendo l’immediato intervento su tre obiettivi:
- Nomina di un Commissario straordinario, preferibilmente del Vallone, per provvedere immediatamente al ripristino di condizioni civili per la viabilità, con i tempi e i poteri che sono stati conferiti al sindaco di Genova, che hanno permesso in pochi anni la ricostruzione del Ponte Morandi
- Proclamazione dello stato di emergenza in tutta l’area per sostenere la straordinarietà degli interventi
- Mandato tassativo all’ANAS per ripulire e liberare dal fango immediatamente le strade messe a rischio e assicurare un minimo di percorribilità.
Assenti clamorosamente le controparti: nessun esponente dell’ANAS e nessun rappresentate del Libero Consorzio dei Comuni (Ex Provincia di Caltanissetta) che, denunciano i Sindaci, ha un tesoretto di 18 milioni di euro in avanzo di amministrazione che non si spendono in attesa, chissà, delle elezioni provinciali, se e quando si faranno.
Amara ironia alla fine della manifestazione: i Sindaci hanno portato una torta di 12 chili per ricordare i 52 anni trascorsi dalla prima frana che ha investito la SS. 121.
Non è mancato il commento musicale: Inno di Mameli e W l’Italia di De Gregori, intonati a cielo aperto in mezzo al paesaggio, suggestivo e disperato, di un territorio ferito e abbandonato. Ma che non si rassegna, e ha mostrato, con i suoi Sindaci un volto dello Stato differente da quello dello Stato fantasma che in questi luoghi non si vede da 52 anni






