COLLINA DI S. ANNA: ENTRO IL MESE DI SETTEMBRE INIZIERANNO I LAVORI. DOPO SEI ANNI!
L’Amministrazione comunale informa, in un comunicato stampa, che:
“Sono stati aggiudicati i lavori di messa in sicurezza del versante della collina Sant’Anna nella zona di via Colonnello Eber e nelle aree limitrofe alla via San Giovanni Bosco.
L’intervento nelle due zone è stato finanziato interamente dal dipartimento della protezione civile, con l’Ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile n. 558/2018 inerente “i primi interventi urgenti di protezione civile in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che hanno interessato alcune regioni, tra cui la Sicilia, colpite dagli eccezionali eventi metereologici verificatisi a partire del mese di ottobre 2018”.
Il progetto esecutivo dei lavori, dell’importo di 2.500.000,00 euro è stato affidato all’Ingegnere Domenico Isgrò mentre la figura di Responsabile Unico del Progetto è stata ricoperta dal Dirigente della II direzione del Comune di Caltanissetta Giuseppe Tomasella.
La gara d’appalto, da poco conclusa, ha visto aggiudicare i lavori alla ditta Cruschina srl con sede a Mussomeli che, proponendo un ribasso del 37% circa, ha determinato un’economia sui lavori di circa 730.000 euro.
L’ufficio tecnico comunale ha provveduto ad aggiudicare i lavori all’impresa consegnando il cantiere per poter iniziare i lavori entro la fine di settembre.
L’ing. Tomasella ha dichiarato: “Il problema della collina Sant’Anna è stato per decenni al centro della vita di circa 16 famiglie, residenti in via Colonnello Eber ed in via San Giovanni Bosco, che sono state anche destinatarie di ordinanze di sgombero, per via di movimenti franosi e smottamenti dovuti al fenomeno dell’inusuale quantità di pioggia che ha investito il capoluogo nisseno negli anni passati. I lavori saranno costantemente monitorati affinché il crono-programma venga rispettato dall’impresa aggiudicataria”.”
Intanto il cronoprogramma reale ha prodotto un primo risultato sorprendente: la frana è del 2018, sei anni fa, nello stesso anno la Protezione Civile finanzia per intero il progetto di messa in sicurezza con un’Ordinanza di “primi provvedimenti urgenti” ma passano sei anni prima che si possa aggiudicare la gara e (forse) iniziare i lavori.
Nel frattempo 16 famiglie sono rimaste fuori casa e non sanno ancora se e quando potranno tornare alla loro vita normale.
Come è stato possibile questo ritardo scandaloso? O si pensa che sia normale, che siano i “tempi tecnici” della Pubblica amministrazione?
Di chi sono le responsabilità di questa prassi inaccettabile, che è consolidata, pervade tutti i campi della pubblica amministrazione, in Sicilia, in Italia, tranne qualche rara eccezione?
L’assessore Calogero Adornetto ha dichiarato, con soddisfazione: “Dopo un lungo periodo di attesa, durato circa 6 anni, gli abitanti delle zone interessate possono tirare un sospiro di sollievo. I lavori di ripristino e messa in sicurezza interesseranno sia il versante della collina, pericoloso per le abitazioni limitrofe, sia la strada di via Colonnello Eber, attualmente interdetta alla circolazione”.
Oltre alla soddisfazione, c’è anche, implicita, la rassegnazione che le cose debbano andare così?
