Chiarita la vicenda che aveva visto involontaria protagonista la vice sindaca Giovanna Candura, a seguito di una campagna di stampa e successivamente di una interrogazione consiliare animata dalla Consigliera Annalisa Petitto, che le aveva contestato l’uso personale di un’auto della Polizia Municipale per raggiungere il luogo del concerto di Noemi durante il Settembre nisseno.
Durante il question time del 2 dicembre l’assessore Oscar Aiello, con delega alla Polizia Municipale, ha risposto in Consiglio comunale, con una ricostruzione dei fatti che ha disinnescato le accuse contenute nell’interrogazione, firmata peraltro anche da tutti i consiglieri di opposizione.
La vice sindaca doveva raggiungere il luogo del concerto prima del suo inizio, in quanto delegata dal Sindaco a rappresentare l’Amministrazione e preliminarmente a verificare che tutta l’organizzazione dell’evento, il più importante del Settembre è nisseno, fosse in perfetta efficienza.
“Il Vice sindaco pertanto si recava a piedi e da sola – ha argomentato Aiello – verso la zona in cui era allestito il palco, sito in viale Regina Margherita. Giunta in via Senatore D’Antona (strada presidiata dalla Polizia Municipale e dalla Polizia di Stato), le veniva comunicato che non poteva procedere, atteso che tale via era interdetta non solo al traffico veicolare, ma anche al traffico pedonale. Il Vicesindaco pertanto chiedeva se fosse possibile procedere per la via Chiarandà, ma le venne riferito che anche tale via era interdetta”.
Non potendo raggiungere neppure a piedi il luogo del concerto, la Vicesindaca contattava il Comandante della Polizia Municipale, dott. Diego Peruga, per chiedere chiarimenti sulla raggiungibilità del viale Margherita. Il Comandante, come riferito dall’assessore Aiello in Aula, “nel regolare adempimento delle sue funzioni, si adoperava affinchè il Vicesindaco potesse adempiere senza ritardo ai propri doveri istituzionali e di rappresentanza. Il Comandante correttamente faceva sì che l’auto di servizio accompagnasse il Vicesindaco per il breve tratto di strada, non senza essersi prima accertato che permanesse il presidio della Polizia di Stato, indispensabile per inibire il flusso veicolare e pedonale”.
Tanto rumore per nulla quindi. Nonostante l’utilizzo di un video “pirata” diffuso sul web su cui si era montato un “casus belli”, fino a chiedere le dimissioni della Vicesindaca Candura. Ignorando, o fingendo di ignorare, che è prassi, funzionale all’operatività dei componenti dell’amministrazione, che si possano autorizzare per trasportarli i veicoli della Polizia Municipale, specialmente da quando non sono più in uso le “auto blu” preposte agli spostamenti degli amministratori.
Francamente da una opposizione qualificata ci si sarebbe aspettato qualcosa di più serio per una campagna mediatica volta a chiedere le dimissioni della Vicesindaca, e ancor più meraviglia che consiglieri comunali giuristi affermati abbiano potuto sostenere un “ballon d’essai” così banalmente strumentale.
Cadute di stile e di senso delle proporzioni, anche se il Sindaco avrebbe potuto chiarire autorevolmente, molto prima del question time, le ragioni dell’Amministrazione.
La politica è fatta anche di stile, anche nel conflitto più aspro e diretto, senza strumentalità sguaiate né silenzi opportunistici, da entrambe le parti.