“UN ALTO COMMISSARIO PER L’ACQUA COME PER IL PONTE DI GENOVA”

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APPELLO DEI CONSIGLIERI DI OPPOSIZIONE A TUTTE LE FORZE POLITICHE

“L’acqua è trasparente, non ha colore e non deve avere colore politico. Noi siamo con i cittadini e chiediamo che anche l’Amministrazione e i gruppi di maggioranza si uniscano a noi”.

Questo il senso della Conferenza stampa dei Consiglieri comunali di opposizione sull’emergenza idrica, questa mattina 2 settembre, per fare il punto della situazione e individuare gli obiettivi a medio e lungo termine, oltre alle soluzioni per l’emergenza nell’immediato.

Roberto Gambino ha ribadito con forza la necessità di impegnare il governo regionale, “che ha la responsabilità massima sull’emergenza idrica, sapendo che le responsabilità degli ultimi 40 anni vanno distribuite tra tutti quelli che hanno occupato quelle poltrone.

Blufi è il simbolo delle incompiute, che vanno assolutamente completate. Va istituito in Sicilia da parte del Governo nazionale, un Alto Commissario con gli stessi pieni poteri che ha avuto il sindaco di Genova per il ponte Morandi. Su Blufi è stato finanziato un progetto di studi da 2 milioni di euro per decidere sulla fattibilità del sistema e ancora non si conoscono le decisioni da prendere in merito.

Il sistema Blufi è un archetipo negativo: un potabilizzatore, un acquedotto, Madonie est che prende acqua da altre parti, e la diga non c’è! è urgente collaudare tutte le dighe, che per ora invasano solo il 40% della capacità massima, avviare la manutenzione straordinaria delle dighe insabbiate e l’interconnessione degli invasi e degli acquedotti. Avviare, come si era votato unanimemente in Consiglio comunale, le trivellazioni vicino al potabilizzatore del Blufi, dove c’è già la condotta per portare l’acqua a Caltanissetta, nel medio termine.

La mozione approvata all’unanimità indicava soluzioni per utilizzo delle acque reflue del depuratore Cammarella, finanziato nel contesto della FUA, su cui sta lavorando Caltaqua: in questo modo le acque depurate sarebbero impegnate per gli agricoltori, liberando le scorte di acqua potabile che attualmente viene distribuita attraverso i Consorzi di Bonifica.

L’acqua è trasparente, non ha colore e non deve avere colore politico. Noi siamo con i cittadini e chiediamo che anche l’Amministrazione e i gruppi di maggioranza si uniscano a noi”.

Annalisa Petitto ha annunciato, dopo il sopralluogo dell’opposizione all’invaso Blufi, una “Diffida politica al Governo regionale di Renato Schifani. Siamo in emergenza idrica, che non si può affrontare con provvedimenti tampone, ma con soluzioni strutturali.

Abbiamo dighe non collaudate e diffidiamo Schifani a dare immediatamente gli incarichi per i collaudi, diffidiamo ad ultimare i lavori di dighe incomplete.

Da Caltanissetta parte un’azione di contestazione serrata e continua contro il Governo della regione e auspichiamo che l’amministrazione attiva sostenga questa iniziativa nei confronti della Regione.

Delle tre pompe di sollevamento per sopperire alla insufficienza della pressione in alcune zone della città, decise all’unanimità dal Consiglio comunale, dal 1° agosto, non abbiamo nessuna notizia. Chiediamo risposte e rispetto della volontà espressa”.

Vincenzo Cancelleri ha sottolineato come “Non si vede un programma di azione ben delineato da parte della Regione, Caltaqua e Siciliacque e temiamo che con l’attenuazione della siccità tutto ritornerà come prima. Saremmo contenti che la nostra lotta sia condivisa da tutti i colleghi consiglieri e dall’amministrazione.  I pozzi sono una terapia-tampone, Dobbiamo costruire le soluzioni a medio e a lungo termine”

Anche i consiglieri Calogero Palermo, Luigi Bellavia e Felice Dierna hanno evidenziato come “La regione è l’interlocutore, la Regione dei 32 progetti PNRR tutti bocciati. Le segnalazioni di grosse perdite d’acqua, come quella in contrada Sabucina, restano ignorate. Il Consiglio comunale sull’emergenza è stato disertato dai responsabili; a questo punto abbiamo inoltrato una richiesta diretta alla Presidenza della regione e all’assessorato competente a Palermo per un incontro diretto”.

Carlo Vagginelli ha rivolto una serie di domande: “Qualcuno ha capito cosa sta facendo il governo regionale sulla governance del servizio e il coordinamento degli invasi, quanti e quali investimenti nelle infrastrutture? E poi: La maggioranza in Consiglio comunale ha chiarezza e unità di vedute su questo problema? Mentre il capogruppo di Forza Italia annuncia una guerra di tutti per tutelare i diritti dei cittadini, il Sindaco non perde occasione per ringraziare Governo, Caltaqua e Siciliacque. Il centro destra come si pone verso la politica del governo regionale?

Che fine ha fatto la “linea di collegamento” con i governi regionale e nazionale vantata dal Sindaco Tesauro durante la campagna elettorale?

Occorre un piano strategico sostenibile per l’uso della risorsa idrica in ambito urbano per il recupero dell’acqua piovana.

È fondamentale la calendarizzazione di turni di erogazione e autobotti e informazione: il call center di Caltaqua funziona con registrazioni delle segnalazioni, senza dare alcuna risposta. Abbiamo proposto l’istituzione di una Consulta per la partecipazione dei cittadini in seno all’ATI, come è previsto dal suo ordinamento”.

Come risponderanno a queste proposte le istituzioni e le forze politiche coinvolte?

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