Domenica 22 settembre alle 11 solenne celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Salvatore Rumeo, Vescovo di Noto e figlio della Chiesa nissena, nel giorno conclusivo dei festeggiamenti in onore della Madonna di Loreto, patrona della cittadina.
La chiesa madre di Vallelunga, retta dai parroci don Alfonso Incardona e don Marco Paternò, ha organizzato una settimana di celebrazioni, dal 16 al 22 settembre, coinvolgendo ogni giorno un sacerdote diocesano delle altre realtà parrocchiali, e impegnando i gruppi parrocchiali e i movimenti presenti in parrocchia nell’animazione del Rosario meditato e delle Litanie.
Lunedì 16 alle 19 celebrerà la Messa don Michele Taibi, martedì 17 don Marko Cosentino, mercoledì 18 don Daniele Lombardo, giovedì 19 don Luca Milia, venerdì 20 don Rino Dello Spedale Alongi, sabato 21 alle 19 mons. Onofrio Castelli, vicario generale, celebrerà i Vespri, con l’omaggio floreale del Sindaco e l’Atto di Affidamento alla Patrona, e alle 23 don Bernardo Briganti celebrerà la Messa.
Domenica 22 settembre due Messe: alle 8,30 con don Alfonso Incardona e alle 11 con mons. Salvatore Rumeo, mentre nel pomeriggio alle 19 don Marco Paternò presiederà la celebrazione eucaristica prima della Processione del simulacro della Madonna di Loreto per le strade cittadine.
La devozione alla Madonna di Loreto è legata all’origine del paese, fondato dal nobile termitano Pietro Marino che nel 1633, ricevuta la Licentia Populandi dal viceré Duca di Ayala, creò il feudo “Terra Marini” che, con la dinastia dei Papè, principi di Valdina, nel 1671 venne denominato “Vallislonge Prato Ameno”, in quanto il titolo di duca comprendeva, oltre il feudo, anche un delizioso giardino e una casa signorile.
I nobili Papè-Valdina vollero fare alla piccola comunità il dono di introdurre il culto della “Vergine nera”, già venerata con il nome di Mereneta nella città spagnola di Monserrat, dai cui erano originari.
Proprio nel XVII secolo e nel momento della massima devozione lauretana in Italia, i Papè-Valdina introdussero la “Bedda Matri di Luritu” come Santa Patrona della loro Vallelunga, ma, mentre la festa religiosa della Vergine di Loreto si celebra il 10 dicembre, a Vallelunga si scelse la quarta domenica di settembre perché era il mese in cui i contadini tornavano a casa, dopo la mietitura e la raccolta di mandorle.
Si intrecciavano così una festa profana, a salutare la fine della bella stagione ed una festa sacra, che celebrava la Madonna Nera, con le donne impegnate a preparare la cubaita con le mandorle, una variante popolare del torrone che è possibile gustare ancora oggi.
