Vincenza Noto Lomanto, partigiana di Mussomeli, è stata ricordata a Torino in un evento dedicato

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Vincenza Noto Lomanto, partigiana di Mussomeli, morta in Piemonte nel 1944, è stata ricordata a Torino il 6 maggio, nella prestigiosa  Sala “Memoria delle Alpi” del Polo del ‘900, insieme a Remo Bretto, un giovane partigiano della sua stessa Brigata “Giorgio Davito”, fucilato dai nazisti pochi giorni dopo la morte di Vincenza.

L’evento, intitolato “Raccontiamo. 1944: Vincenza Noto e Remo Bretto – due vite per la Resistenza piemontese”, è stato organizzato dalla Sezione “Pensiero Stringa” dell’ANPI dei Vigili del Fuoco di Torino e dall’Associazione Pompieri Senza Frontiere, con il prezioso sostegno dell’ANPI “Gino Cortese” di Caltanissetta.

Questa iniziativa è stata il frutto di un meticoloso lavoro di ricerca storica condotto in collaborazione con l’ISTORETO (Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea Torino) e il Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà.

Vincenza Noto, originaria di Mussomeli (CL), madre di sette figli, emigrata a Torino negli anni ’30, scelse di unirsi alla formazione partigiana “Giorgio Davito” operante in Val Soana, nel Torinese. La sua vita fu tragicamente interrotta il 26 ottobre 1944, quando morì per assideramento al Pian del Colle, sul monte Quinzeina, durante un difficile ripiegamento per sfuggire a un rastrellamento nazifascista.

Remo Bretto, 19 anni, vigile del fuoco di Torino, militò nella stessa formazione partigiana. Il suo coraggio e il suo impegno lo portarono alla cattura e fucilazione per rappresaglia il 22 ottobre 1944 a Corio, durante gli stessi tragici rastrellamenti che costarono la vita a Vincenza.

L’incontro ha visto la partecipazione di numerosi relatori che hanno contribuito a ricostruire e onorare le storie di Vincenza e Remo. Tra questi, Gabriella Pernaci (nipote di deportato), Barbara Berruti (direttrice ISTORETO), Daniele Lupo Jallà (presidente Museo Diffuso della Resistenza), Nino Boeti (presidente ANPI Torino), Maria Grazia Grippo (presidente del Consiglio Comunale di Torino), Claudia Cammarata (presidente ANPI Caltanissetta), Fortunato Moschini (presidente ANPI VVF “Pensiero Stringa”), Enrico Cortese (medico e autore del libro Una stella alpina per Enza), Michele Sforza (curatore Archivio Storico VVF Torino) e Alessandro Paola (direttore regionale dei Vigili del Fuoco del Piemonte). Moderatore Alberto Merlo.

A Vincenza Noto è stato recentemente dedicato un libro, “Una stella alpina per Enza“, curato da Enrico Cortese, già autore di altri studi su Gino Cortese, suo padre, comandante partigiano liberatore di Parma.

La ricerca storica restituisce alla memoria collettiva tanti patrioti che hanno sacrificato la vita per liberare il nostro Paese dalla dittatura, e continua a portare alla luce le storie dimenticate di donne e uomini, molti dei quali siciliani e meridionali, che hanno scelto di spendersi senza riserve per la libertà e la democrazia, testimoni esemplari di cittadinanza attiva e responsabile per il bene comune.

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