Il magistrato archivia la querela dell’assessore Aiello contro le attiviste del Comitato delle Mamme per l’acqua: la critica era legittima

redazione
redazione 369 Views
3 Min Leggere

Le aveva querelate un assessore comunale, Oscar Aiello, con delega all’Ambiente e alla Protezione Civile, nei giorni drammatici della crisi idrica che ha colpito Caltanissetta l’estate scorsa: alcune attiviste del Comitato delle Mamme! Protesta acqua Caltanissetta, che avevano “osato” criticare il suo operato con dei commenti, secondo l’assessore, “lesivi della sua reputazione” pubblicati sui social nei giorni disperati della grande sete.

Querela e procedimento penale che in queste ore è stato archiviato dal Pubblico Ministero che ha ritenuto che le espressioni contestate dall’assessore rientrassero pienamente nel diritto di critica politica e nella libertà di manifestazione del pensiero.

Pessima figura per l’assessore, peraltro avvocato di professione, che ha dimostrato di non tollerare il diritto di critica e la libertà di manifestazione del pensiero, di non saper distinguere il confine tra la critica e la protesta motivata da una situazione di privazione esasperante di un diritto e il reato penale, contro cui eventualmente difendersi con gli strumenti dell’azione giudiziaria.

Pessima figura per tutta l’Amministrazione comunale che ha dimostrato di non sapersi coordinare nei rapporti con i movimenti dei cittadini rispetto ai quali più volte aveva espresso solidarietà e vicinanza, non essendo poi in grado di frenare la tracimazione giustizialista di un proprio componente, lasciato allo sbaraglio in una azione che ha avuto il sapore dell’intimidazione politica e della prevalenza incontrollata della propria dimensione personale rispetto alla funzione istituzionale che si riveste.

Il risultato di questo brillante team di giuristi che governa la nostra Città è stato quello di produrre un precedente giuridico importante in materia di libertà di espressione e partecipazione civica, e in modo particolare in contesti di emergenza dove il confronto tra cittadini e istituzioni deve essere condotto con saggezza, equilibrio e capacità di mediazione.

Infatti il Pubblico Ministero nel motivare l’archiviazione della querela ha rilevato come i commenti “incriminati”, anche se espressi con toni a volte aspri, si inserivano in un contesto di forte esasperazione sociale, dovuto ad una situazione oggettivamente critica, come quella dell’assenza prolungata di una risorsa essenziale come l’acqua.

L’avvocato delle attiviste del Comitato delle Mamme, Francesco Augello, si è associato alle motivazioni del Pubblico Ministero e ha aggiunto “Ritengo che qualsiasi amministratore pubblico non possa utilizzare lo strumento della querela per respingere le critiche al proprio operato ed eliminare il dissenso. Al contrario, è dovere dell’amministratore prestare ascolto a tutti e a tutte, nella normale dialettica fra Enti pubblici e società civile, base del vivere democratico”.

Elementare, assessore Aiello!

Condividi Questo Articolo