Storie di quotidiana allegria: Il tempo che scorre, la ragione e le ragioni!

Tonino Cala
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A volte ci convinciamo che abbiamo ragione e pensiamo di dire la verità, la nostra verità. Ma la nostra verità non è la verità di tutti: è la nostra verità! Bisogna anche capire che il passato non è il presente e che nulla è più come prima.

Infatti, tante cose non si ricordano. Con il tempo tutto scorre e non c’è una ragione dimostrabile per il cambiamento dentro di noi che è progresso e benessere di sé. Non sempre e non per tutti.
Chiaramente, è di vitale importanza seguire il proprio desidero, realizzare ciò che si è. La diversità è ricchezza e ciascuno di noi è diverso dall’altro, preso dalla sua irrinunciabile singolarità.

Ciò non significa che l’unicità significa verità e avere ragione: quelli che credono di avere ragione sono pericolosi! La ragione si dimostra con i fatti! Attenzione alle manipolazioni di destra e di
sinistra.
Penso di sapere e non ho bisogno di credere!

L’esperienza della vita ci ha insegnato che bisogna avere la capacità e anche il coraggio di sapere vivere da soli quando gli altri non ci sono o con gli altri quando ci sono. Se ci sono va bene ma se non ci sono va bene lo stesso. Con l’età si diventa saggi e non si pretende nulla dagli altri quando si capisce che è tempo perso e che gli altri non ti possono dare nulla.

Questa è la vera libertà interiore perché una libertà assoluta non esiste! Bisogna diffidare di quelli che
dicono di essere totalmente liberi.
Nessuno può esserlo. Anche perché una totale e assoluta libertà anarchica equivale alla follia.

La Storia e le storie, le tante storie. La Storia non dovrebbe avere bisogno né di eroi, né di martiri né di santi! Esiste una Storia che è distante, distanziata dallo scorrere del tempo e che va ricordata.
Nella ricostruzione storica individuale e collettiva si coglie la complessità umana, le tante sfaccettature e le contraddizioni della società, i tanti interessi contrapposti personali e di gruppo.

È difficile il lavoro dello storico e richiede una grande umiltà e apertura a ipotesi e fatti misconosciuti.
Ciò che rovina la ricostruzione storica è l’approccio ideologico e il pregiudizio personale. Non è bene schierarsi. Il terreno neutrale della ricostruzione richiede tanta prudenza e tanta umiltà umana e scientifica.
Le verità si trovano ovunque,
il male storico è fatto da tutti, più o meno consapevolmente: lascerei perdere il dire tronfio delle banalità soggettive.

La retorica demagogica non è la scienza. Non è facile la ricostruzione storica oggettiva, quando colui che
la ricostruisce è interessato ed è di parte e non se ne accorge. Vale per tutti. Anche per me. E mentre gli altri, nei circoli alla moda o nei bar molto frequentati, perdevano il loro tempo inutilmente con risibili e stupide chiacchiere sul sesso degli angeli (indimostrato e indimostrabile), “il compagno si dava da fare e si occupava di cose molto concrete, cercando di risolvere qualche problema, anche di modica entità”.

Spesso, la vita scorre nel nulla perché tutto finisce nel nulla. Anche se le persone lottano per ottenere un po’ più di libertà e un lavoro dignitoso. Cosa è la vita, in questo suo scorrere insensato fatto di problemi, a volte inventati e a volte concretamente terribili per uomini e per donne. Si può dire che si lotta e alla fine si finisce nell’eterno dimenticatoio, dove nessuno si ricorderà più di te, della tua esistenza e del tuo vano o sensato esistere.

Forse, ci tocca lottare per vivere e per non morire. Molti siamo compagni di vita e di lotta, compagni contro le esistenze mortifere dei fascisti e del fascismo, con la loro corruzione di anime e il loro sadico diniego delle libertà umane.
Esiste una dignità della lotta che è evolutiva e selettiva per la realizzazione dello spirito democratico. Questa è la nostra fede!
La nostra fede nell’umanità colta. Colta di affetti, di emozioni e di sentimenti, contro il vuoto grigiore delle destre di potere.


Tonino Calà

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