Sutera, 7 luglio 2025 – Un traguardo importante per una figura simbolo della tradizione orale e musicale siciliana: Nono’ Salamone, il celebre cantastorie, compie ottant’anni. Per celebrare la sua vita e il suo straordinario percorso artistico, lunedì 7 luglio alle ore 18, presso il Museo Etnologico di Sutera, si terrà una conferenza-concerto aperta al pubblico.
L’iniziativa è promossa dall’Associazione Duciezio, il FAI di Caltanissetta, Edizioni Lussografica, Euroform e il Comune di Sutera.
A rendere omaggio al cantastorie interverranno:
– Giuseppina Catania, Sindaca di Sutera
– Pino Apprendi, già deputato dell’Assemblea RegionaleSiciliana;
– Michele Burgio, scrittore;
– Marcello Petitto, vice capo delegato FAI di Caltanissetta;
– Salvatore Granata, editore;
– Roberto Mistretta, scrittore e giornalista;
– Corrado Sillitti, musicista;
– Salvatore Farina, docente.
La serata alternerà momenti di riflessione e testimonianza a interventi musicali, in un viaggio tra storia, identità e canto popolare. Seguirà un buffet salato e dolce preparato da Euroform e Duciezio.
Nonò Salamone non è solo un artista: è un archivio vivente di memoria popolare, un artigiano della parola, un testimone civile che ha saputo trasformare la voce del popolo in poesia militante, senza mai perdere l’ironia, la dolcezza e l’umiltà.
Le sue canzoni sono molto spesso delle vere e proprie denunce: parlano di giustizia sociale, di emigrazione e di resistenza alla mafia. Ma egli canta anche di amori semplici, di padri e figli, di contadini e operai che vivono e lottano per un mondo migliore. Nel 2019 Nonò Salamone è stato ufficialmente iscritto nel Registro delle Eredità Immateriali della Regione Siciliana (REI).
“Nonò Salamone è l’ultimo dei cantastorie siciliani. Nato a Sutera il 7 luglio del 1945 da umile famiglia. Emigrato giovanissimo a Milano, è venuto in contatto con alcuni grandi della musica italiana, come Ricky Gianco, Claudio Villa, Mino Reitano. Dopo aver vissuto qualche anno in Germania, si è stabilito definitivamente a Torino. L’incontro con il poeta Ignazio Buttitta ne ha segnato in maniera definitiva la carriera di cantastorie.
Ha lavorato per il teatro e la televisione, soprattutto per la RAI, entrando in contatto nel corso degli anni con Mario Soldati, Ugo Gregoretti, Pippo Baudo, Gianni Minà, Franco Franchi. Una volta affermatosi, ha organizzato festival musicali nei quali si è esibito insieme ai grandi cantastorie della sua epoca: Rosa Balistreri, Otello Profazio, Alberto Cesa, Matteo Salvatore.
L’età matura gli ha regalato nuovi ruoli, come quello di attore per la regia di Pasquale Scimeca, e nuove preziose amicizie, come con Roy Paci”. (Tratto dal libro Favi Amari di Michele Burgio – Lussografica 2020)