Salvini l’ipnotizzatore, la strada degli scrittori, la città di Caltanissetta e il governo Schifani                                                                                  

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da Roberto Gambino riceviamo e pubblichiamo:

Più volte il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, con la sua “macchina” comunicativa, ci ha raccontato di miliardi su miliardi programmati sulle infrastrutture siciliane. Con questo sistema ha ipnotizzato i suoi riferimenti locali, che hanno creduto a tutte le fandonie raccontate e si sono attivati soltanto per organizzare manifestazioni contro la magistratura, che in questo momento lo sta giudicando per il processo “open arms”.

Ma andiamo a noi, il 25 marzo, ospite a XXI secolo su Rai 1, comunicava “stasera, mentre siamo in onda, stiamo investendo 30 miliardi di euro per velocizzare e potenziare le strade, le autostrade e le ferrovie in Sicilia e altrettanti in Calabria”. Anche l’anno scorso il Ministro parlava prima di 35 miliardi per la Sicilia, tenendo esclusa la spesa per il ponte sullo stretto stimata intorno a 14 miliardi.

L’amministratore delegato del gruppo Ferrovie dello Stato Luigi Ferraris, parlava addirittura di 80 – 90 miliardi di investimenti del gruppo per le reti stradali e ferroviarie di Calabria e Sicilia.

Andiamo ad esaminare cosa c’è in campo adesso, da una velocissima verifica dei dati pubblicati dal MIT sul suo sito, relativi al Contratto di programma MIT  ANAS 2021 – 2025”, risulta chiaro che a fronte di un importo di € 4.857.229.361 necessario per gli interventi sulle strade siciliane e parliamo della Siracusa – Gela, Palermo – Agrigento, Caltanissetta – Agrigento, solo per citarne alcune, i finanziamenti esecutivi risultano di € 5.621.696 per il  2023 e di € 33.450.077 per il 2024, per un importo complessivo di € 39.071.773.

La premessa è utile per capire la dimensione delle opere già progettate da Anas e inserite nel famoso libro dei sogni di Salvini, ma andiamo alla nostra realtà: il raddoppio della SS 640 “la strada degli scrittori”. La strada prende questa denominazione perché congiunge città dove sono nati e vissuti alcuni scrittori italiani come Leonardo Sciascia e Rosso di San Secondo, ma lo scrittore a cui si è maggiormente riferito il sistema MIT – ANAS con in testa Salvini, è Pirandello, sepolto in località Kaos ad Agrigento. 

La gestione è proprio pirandelliana, dopo dodici anni di lavori durante i quali la città di Caltanissetta è rimasta isolata dal resto del mondo, subendo danni irreparabili nei suoi sistemi produttivi e commerciali, risulta di tutta evidenza il disimpegno finanziario di €72.454.128, necessario per la ricostruzione del viadotto San Giuliano, demolito durante i lavori del raddoppio della SS 640 perché pericolante. La sua ricostruzione è imprescindibile perché collegherebbe con una viabilità di scorrimento interno i due svincoli di Caltanissetta nord e Caltanissetta sud, rendendo il sistema di accesso della città alla viabilità regionale, finalmente efficiente.

In questo momento si preferisce aprire la galleria Caltanissetta al fine di collegare direttamente la città di Agrigento all’autostrada A19, costringendo gli automobilisti che devono recarsi a Caltanissetta a compiere un giro infernale o a percorrere a senso unico alternato la via Borremans (ex SS 122 bis) dove finalmente si stanno eseguendo i lavori di ristrutturazione dell’importo di € 4.000.000, ottenuti dalla mia Amministrazione nel contesto dei lavori della SS 640, mentre non si hanno ancora notizie dei € 2.800.000 attribuiti al Comune di Caltanissetta, quali “opere di compensazione ambientale” nel contesto dei lavori di raddoppio della SS 640, necessari per il consolidamento della frana di c.da “La Spia” e propedeutici al ripristino della circonvallazione di Santo Spirito, arteria importante per svincolare il traffico in entrata alla città e inserita nel piano urbano per la mobilità sostenibile (PUMS). Di queste somme che l’ANAS si è impegnata a trasferire al Comune di Caltanissetta  durante una riunione in Prefettura alcuni mesi fa, non si ha notizia e il Sindaco non ha portato avanti alcuna iniziativa per ottenerle.

Tutto questo non ha senso, non ha senso che Salvini ipnotizzi il Paese con il ponte sullo stretto, non ha senso che ci parli di ingenti investimenti sulla viabilità di Sicilia e Calabria, non ha senso realizzare un semplice raddoppio di una strada statale in più di dodici anni e i lavori sono ancora in corso, non ha senso isolare dal mondo un’intera città, tutto questo non ha senso.

In questo contesto i politici di livello locale e regionale accettano supinamente ciò che ci viene propinato da Mit e da Anas, senza accennare ad una minima reazione, anche finta, di protesta o meglio ancora di proposta.

A questo punto da ex sindaco della città di Caltanissetta, una proposta voglio farla io e la faccio al governo Schifani, sperando che a questa si associno il Sindaco e gli altri politici locali, il governatore può disimpegnare il finanziamento “confiscato” da Salvini per il ponte sullo stretto di € 1.300.000.000,  girare lo stesso ad Anas per la realizzazione delle più importanti opere infrastrutturali inserite nel contratto di programma per la Sicilia e tra queste finanziare la somma di € 72.454.128 perla realizzazione del viadotto San Giuliano che risulta prioritario anche rispetto alle altre opere di carattere regionale, la città di Caltanissetta non può continuare a restare isolata dal resto del mondo, è arrivato il momento di  dire basta!

Roberto Gambino

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