Sabato 30 novembre alle ore 21.30 a San Cataldo secondo appuntamento con il teatro contemporaneo nel Teatro d’essai La Condotta. In scena la compagnia romana Nardinocchi-Matcovich con lo spettacolo dal titolo “Strada Maestra“.
Il testo è ricavato da due diari di viaggio che gli attori, Laura Nardinocchi e Niccolò Matcovich, hanno scritto durante un lungo cammino a piedi alla ricerca del proprio equilibrio interiore, un atto di pacificazione con sé stessi e la natura.
Il pluripremiato spettacolo oltre a essere il racconto di un’esperienza vissuta, rappresenta la condivisione di emozioni, l’interscambio esperienziale tra spettatori e attori. Poche tappe in Sicilia, tra cui quella fortemente voluta dalla Compagnia romana nel Teatro d’essai La Condotta per cui lo spettacolo di sabato assume i connotati dell’evento, anche perché durante la serate interverranno Marco Carletta, che solo di recente ha concluso un pellegrinaggio lungo duemila chilometri e l’ultra ottantenne Salvina Palermo, l’insegnante che dall’età di settant’anni compie in Europa pellegrinaggi. Entrambi sono di San Cataldo.
“Strada Maestra” è distribuito in Sicilia dal circuito Latitudini, la rete siciliana di drammaturgia contemporanea cui aderisce il Teatro d’essai e rientra nella programmazione invernale del Teatro La Condotta, la cui direzione artistica è affidata a Michele Celeste.
La partecipazione allo spettacolo è riservata ai soci del circolo culturale Teatro d’essai La Condotta, per tesserarsi occorre contattare preventivamente la direzione (cell. 338 1121631) oppure compilare il questionario online (www.teatrolacondotta.it) e ritirare la tessera in teatro.
Il Teatro d’essai La Condotta si trova a San Cataldo nel centralissimo Corso Vittorio Emanuele 10, è un luogo dove si può assistere a spettacoli di alto profilo artistico e professionistico, ma la peculiarità del piccolo teatro off sancataldese è quello di offrire ai soci un ambiente confortevole dove c’è anche un prima, con il momento dell’aperitivo, e un dopo spettacolo con un conviviale comunitario dove, tra una chiacchierata ed un’altra, la direzione offre agli intervenuti un primo piatto tradizionale e il bianco mangiare (crema della nonna): il piacere della visione si completa con quella del gusto e della socializzazione.